Sanità Sardegna: Riformatori, incomprensibile politica Regione su ospedali e tagli

 

Cagliari, 20 mag. (Adnkronos Salute) - "Sarebbe interessante capire quali sono le scelte della Giunta di centrosinistra in materia di politiche sanitarie. Le notizie degli ultimi giorni mostrano un atteggiamento a dir poco incomprensibile: da un lato sembra che si voglia ostacolare il progetto per il San Raffaele di Olbia, dall'altro non si fa nulla per difendere gli ospedali pubblici dall'ennesimo progetto di ridimensionamento partorito dal Governo nazionale di turno. In tutto questo, alla maggioranza sembrano interessare soltanto i posti di sottopotere nelle aziende sanitarie locali". Lo afferma il capogruppo dei Riformatori Sardi-Liberaldemocratici in Consiglio regionale della Sardegna, Attilio Dedoni.

"Sono a dir poco preoccupanti le voci secondo cui l'assessore alla Sanità Luigi Arru starebbe ritardando il via libera al rilancio del progetto per il San Raffaele nonostante gli impegni sbandierati dal presidente Pigliaru e addirittura da Renzi - prosegue Dedoni - Se fossero vere, l'assessore si starebbe assumendo la responsabilità di bloccare un enorme investimento che non solo porterebbe in Sardegna un presidio medico di assoluta savanguardia ma che rappresenterebbe anche una fondamentale occasione di sviluppo economico, data la sua capacità di attrarre pazienti anche da oltre Tirreno. Appare poi sconcertante l'immobilismo della Regione sul Patto per la salute che il Governo si appresta a presentare e che minaccia di tagliare oltre 280 posti letto nell'Isola, attraverso la chiusura di piccoli ospedali indispensabili in territori che scontano l’isolamento e le difficoltà negli spostamenti, e persino di centri di eccellenza come il Microcitemico di Cagliari".

"Le uniche voci che si levano dal centrosinistra paventano una riforma delle Asl che, lungi dal voler razionalizzare il sistema per eliminare gli sprechi e risanare i bilanci, sembra avere al centro un solo obiettivo: commissariare le aziende", conclude il capogruppo. "Le prime iniziative, soprattutto quelle mancate, della Giunta Pigliaru, rendono impossibile capire se il centrosinistra voglia tutelare maggiormente la sanità pubblica o quella privata, dal momento che entrambe vengono abbandonate a se stesse, ma fanno capire chiaramente quali sono gli obiettivi della maggioranza per quanto riguarda la sanità sarda: mettere le mani sulle poltrone per spartirsele, come ha sempre fatto il centrosinistra".

 


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