Timori Asl e ospedali, '200mln contro rincari energia ora rischiano di non bastare'
Timori Asl e ospedali, '200mln contro rincari energia ora rischiano di non bastare'

Nell'ultimo mese non più 30% di aumento, ma un costo che è 10 volte rispetto a quello storico affrontato dalle aziende 

Un caro bollette che sta andando oltre ogni immaginazione. E' lo scenario che tormenta Asl e ospedali che ora hanno un timore: i 200 mln di euro destinati col decreto aiuti alle aziende del Ssn per fronteggiare il caro bollette "ora rischiano di non bastare".

"Come aziende sanitarie pubbliche, per buona parte dei servizi ma anche delle forniture, siamo ovviamente legati a quello che è l'andamento dei prezzi. In particolare sulla bolletta energetica, già avevamo richiesto un contributo straordinario per affrontare la crisi che si prospettava", spiega all'Adnkronos Salute Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). "Avevamo stimato un incremento pari al 30% e chiesto, in considerazione di quella che è la spesa che annualmente le aziende pubbliche sostengono per l'energia, uno stanziamento pari a mezzo miliardo di euro per cercare in qualche modo di affrontare la situazione ed evitare di dover allocare risorse da bilancio che avevamo programmato di usare diversamente. Devo dire che la richiesta era stata accolta e in effetti il finanziamento è arrivato. Non nei termini in cui era stato richiesto, ma comunque era un segnale d'attenzione e riconosceva che questa situazione poteva avere un impatto negativo sulla tutela della salute dei cittadini".

"Ovviamente oggi la preoccupazione si concretizza in una misura ancora maggiore, visto che nell'ultimo mese non parliamo più di un 30% di aumento, ma abbiamo un costo che è 10 volte rispetto a quello storico affrontato dalle aziende", molto oltre le stime che avevano guidato la misura straordinaria ottenuta. La Fiaso punta a mettere in sicurezza i bilanci. L'idea è di chiedere un contributo extra.

"E' chiaro che la situazione attuale era imprevedibile nei termini in cui si sta configurando in questo momento e che le nostre preoccupazioni sono le preoccupazioni del Paese", dice Migliore, che ha annunciato anche che chiederà di sterilizzare nei bilanci delle aziende del Ssn gli extracosti per l'energia. "E' chiaro che noi abbiamo dei contratti che ci garantiscono una sorta di cuscinetto e non è che gli aumenti si riflettano immediatamente sul contratto in essere per certi versi. Però, a prescindere da questi meccanismi, è importante per le aziende avere una maggiore serenità", argomenta.

Guardando più al lungo termine, "abbiamo fatto diverse cose - assicura Migliore - negli anni è cresciuta una sensibilità su questo fronte" del miglioramento dell'efficienza energetica, "abbiamo anche già diffuso un decalogo per le aziende associate con provvedimenti semplici per cercare in qualche maniera di ridurre l'impatto di questo aumento della bolletta energetica. Molte aziende si sono organizzate con energy manager e in diverse regioni abbiamo avuto esperienze con alcuni interventi, per esempio la sostituzione dell'illuminazione tradizionale con una ad alta efficienza energetica in uffici e reparti, o ancora nelle gare d'appalto l'inserimento della possibilità di usare fonti alternative. Queste però non sono soluzioni che nell'arco di 3-4 mesi, cioè da qua alla chiusura dei bilanci, potranno dare dei risultati".

 


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