Fimmg, 'sì a 8% Pil a Fondo e contratti ad hoc contro carenza'
Fimmg, 'sì a 8% Pil a Fondo e contratti ad hoc contro carenza'

Fimmg d'accordo con proposte Fiaso, 'laureati abilitati e specializzandi in regime libero professionale soluzione emergenziale condivisibile' 

"Nei momenti peggiori della pandemia il Paese si è reso conto di quanto sia indispensabile investire in sanità pubblica. Destinare uno stanziamento dell'8% del Prodotto interno lordo al Fondo sanitario nazionale ci metterebbe in condizione di offrire risposte concrete agli attuali e ai futuri problemi con i quali ci dovremo confrontare e ci porterebbe a livelli di spesa in linea con gli altri Paesi europei più avanzati. Soluzione che sarebbe utile anche ad aumentare l'attrattività del Servizio sanitario nazionale, investendo sul personale convenzionato e dipendente". In una nota Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), commenta con favore la proposta avanzata da Giovanni Migliore, presidente della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), in un intervento pubblicato oggi su 'Il Sole 24 Ore'.

Il sindacato dei medici di famiglia concorda con Migliore anche sul tema della carenza di personale. "Si tratta di un problema che sicuramente avrà bisogno di una riforma strutturale di medio e lungo termine - premette Scotti - ma al quale va data subito una risposta immediata e che nel breve periodo può essere solo emergenziale", riconosce. Per questo "riteniamo condivisibile la proposta Fiaso di un provvedimento legislativo straordinario per un periodo di tempo di 24-36 mesi, che potrebbe consentire l'assunzione dei laureati in Medicina abilitati all'esercizio della professione e anche degli specializzandi durante il loro percorso formativo con contratti libero-professionali. Ma questa esperienza non dovrà poi andare sprecata - precisa Scotti - e gli anni di servizio potrebbero essere valorizzati diventando titolo esperienziale valutabile sia per l'accesso ai contratti di categoria che per favorirne poi l'accesso all'ottenimento dei titoli di specializzazione o di formazione in medicina generale".

 


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