Sanita' Marche: 'vi guariremo con acque santuari', falsi medici arrestati

Operazione Nas Ancona, avevano studi anche in altre province italiane 

Ancona, 2 feb. (Adnkronos Salute) - Promettevano ai propri pazienti, dietro compenso, di guarirli da malattie anche gravi utilizzando acque provenienti da famosi santuari quali Lourdes, Medjugorje e Fatima. Quattro falsi medici sono stati arrestati nel corso dell'operazione Acque Bianche, condotta dai Carabinieri del Nas di Ancona in collaborazione con i nuclei di Milano, Treviso e Bari. I quattro arrestati al termine dell'indagine sul comparto sanitario della provincia marchigiana sono ora accusati di associazione a delinquere ed esercizio abusivo della professione.

I quattro avevano uno studio ad Ancona. Ai loro clienti dicevano che ognuno di questi portentosi liquidi aveva una particolare funzione per la cura di specifiche malattie. Una vera è propria truffa, dunque, perpetrata ai danni dei cittadini che si affidavano alle mani di uno staff di sedicenti medici diretto da una biologa-astrologa. Quest'ultima, a suo dire, conosceva un metodo infallibile per "riarmonizzare la materia" proprio attraverso l'uso di queste acque. Pare, inoltre, che non solo la provincia di Ancona sia coinvolta nello scandalo: i collaboratori della biologa, infatti, operavano anche in altre province italiane, pubblicizzando, anche attraverso l'uso di internet e social network, i propri "metodi innovativi".

C'è di più: la biologa teneva degli speciali "corsi di aggiornamento", durante i quali educava i suoi adepti all'uso dell'astrologia e della religione nell' opera di guarigione dei pazienti. L'indagine ha però fatto rilevare che nessuno di questi guaritori aveva le qualifiche necessarie per esercitare la professione medica. Coinvolte anche altre persone che hanno partecipato, seppure indirettamente, alla truffa. Queste dovranno rispondere, a vario titolo di lesioni, associazione a delinquere e immissione in commercio di sostanze, fatte passare per farmaci veri, ma che in realtà non erano autorizzate da alcuna legge ministeriale. Molte di queste, quasi 4.000 flaconi, sono state sequestrate nel laboratorio di Ancona e negli studi medici di Milano, Venezia e Bari, insieme a documentazioni riguardanti appuntamenti e attività svolte dallo staff di guaritori. Sequestrati, inoltre anche vari immobili e oggetti per un valore di circa 3 milioni di euro.

 


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