Sanità Campania: biologi, con decreto accorpamenti laboratori a rischio chiusura

Calcatelli (Onb), buona notizia è l'arrivo della proroga per 18 mesi 

Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) - L'aggregazione obbligatoria dei laboratori d'analisi prevista dal decreto 109 del 2013 della Regione Campania "nega la libertà di esercizio della libera professione. E ha come unica conseguenza il rischio di chiusura di circa 400 piccoli realtà nella regione, su un totale di 700 strutture. Laboratori che secondo il decreto dovrebbero unirsi in consorzi, ma questo significa perdere l'identità e i frutti del lavoro dopo, magari, 40 anni d'attività". E' quanto spiega all'Adnkronos Salute Ermanno Calcatelli, presidente dell'Ordine nazionale dei biologi (Onb) tra i relatori questa mattina a Napoli di una tavola rotonda che l'Onb ha organizzato per riunire tutte le sigle sindacali del settore.

"Oggi è arrivata la notizia che dovrebbe esserci la proporoga di 18 mesi al decreto - aggiunge Calcatelli - una buona notizia che però non fa che rimandare il problema". Secondo l'Ordine l'unico effetto del decreto sarebbe il calo occupazionale. "I laboratori di analisi accreditati sono l’ultima frontiera salva vita per tutti i cittadini - conclude presidente dell'Ordine - perché coprono in modo capillare i nostri territori. E' quindi più che mai necessario trovare una soluzione a questo dannoso problema".

 


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