Salute: malattie reumatiche colpiscono giovani, per 1 su 2 problemi lavoro

Indagine su spondiloartriti, carriera ostacolata per 1 malato su 3, 1 su 10 discriminato 

Milano, 5 giu. (Adnkronos Salute) - Quattro i milioni di italiani che soffrono di malattie reumatiche, patologie che causano una progressiva difficoltà a muoversi e deformità, e colpiscono moltissime persone giovani, nel pieno dell'attività professionale con gravi ripercussioni sul lavoro. Di questi, la metà dichiara grossi impedimenti nello svolgimento della professione, e addirittura uno su 5 ha dovuto cambiare i propri progetti lavorativi. E ancora: un terzo dei malati dice di essere stato ostacolato nel proprio avanzamento di carriera a causa della malattia, e uno su 10 di aver subito discriminazioni. Questi i dati emersi da un'indagine dell'Associazione nazionale malati reumatici (Anmar), presentata oggi a Milano durante una conferenza stampa sulle spondiloartriti, malattie articolari croniche e invalidanti.

L'indagine fa parte di un progetto più ampio (Atlantis, realizzato con il contributo incondizionato di Abvie), ed è stata condotta su un campione di 770 persone con diagnosi accertata di spondiloartrite, in 18 regioni italiane. Di queste, età media 50 anni, il 55% risulta avere un'occupazione, ma c'è anche un 4% che dichiara di essere attualmente disoccupato proprio a causa della malattia reumatica. "Patologie reumatiche tantissime, dati certi dalla parte del malato pochissimi - afferma Gabriella Voltan, presidente Anmar - Perciò la nostra Associazione ha voluto far emergere questo mondo delle spondiloartriti, realizzando e diffondendo un'indagine volta alla popolazione". (segue)

(Adnkronos Salute) - Una popolazione giovane, spiegano gli esperti. "Non è vero che le malattie reumatiche sono le malattie degli anziani", sottolinea Roberta Ramonda, cattedra e Uoc di reumatologia all'università di Padova. L'indagine ha portato alla luce una realtà che colpisce tutti gli italiani, poiché "le ripercussioni economiche riguardano tutti - sottolinea Giovanni Minisola, direttore di reumatologia all'ospedale San Camillo di Roma - Quando si parla di malattie che causano invalidità, paghiamo tutti, è un costo per la società".

Infatti, al 34% dei lavoratori è riconosciuta l'invalidità, mentre per l'8% è in corso l'iter per ottenerla e il 7% non è in grado di lavorare a tempo pieno, ma non risponde ancora ai criteri richiesti per ottenerla.

E i costi per il malato sono molto più elevati di quello che si possa pensare. Infatti, tra chi vive uno stato di costante malessere, il calo di produttività, secondo l'indagine, si attesta sui 216 euro a settimana, mentre per coloro che si sentono bene è 106 euro settimanali.

 


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