Salute: 5 mln di italiani a rischio gotta, le regole d'oro dei reumatologi

'Consensus' sfata falsi miti, birra peggio del vino, occhio a bevande edulcorate 

Milano, 21 nov. (Adnkronos Salute) - Da 'malattia dei re' a malattia del popolo. E' la strana parabola della gotta, in passato croce di tanti grandi della storia, da Carlo Magno al Re Sole Luigi XIV, e ora sempre più diffusa soprattutto tra le persone meno istruite e meno abbienti. Se un tempo proteine e alcolici erano cose da ricchi, oggi l'élite ha cambiato vita lasciando ai più poveri gli stili di vita rischiosi per la salute. Risultato: gli italiani con la gotta sono oltre 500 mila, specie uomini over 40 e donne in post-menopausa. Ma ben 5 milioni di connazionali sono a rischio di ammalarsi, perché presentano livelli troppo alti di acido urico nel sangue, 'anticamera' della gotta vera e propria. E' anche a loro che si rivolgono le nuove raccomandazioni dei reumatologi, presentate al 49esimo Congresso nazionale della Sir (Società italiana di reumatologia), al via oggi al MiCo di Milano.

"Se i gottosi in Italia sono 9 su mille, gli iperuremici sono ben 119 su mille", spiega il presidente della Sir Giovanni Minisola. La malattia provoca attacchi acuti e intermittenti con gonfiore, rossore e bruciore alle articolazioni, evolvendo poi in artrite cronica. Il crescente invecchiamento della popolazione, l'epidemia di obesità e diabete, la diffusione di alcuni farmaci tra cui i diuretici, sono tra i fattori che hanno aumentato l'incidenza della gotta. Per indagare sul rapporto tra stili di vita e malattia, la task force epidemiologica della Sir ha coordinato uno studio ad hoc battezzato 'King', che ha coinvolto 30 centri reumatologici in tutta la Penisola raccogliendo dati a 12 mesi su 450 pazienti. Ne è emerso ad esempio che il 40% dei gottosi vive una disabilità superiore a quanto atteso, spesso perché cede alla tentazione di stili di vita sbagliati.

Per ribadire e aggiornare le regole d'oro contro la malattia, la Sir lancia la Consensus italiana per il trattamento della gotta e dell'iperuricemia. Si tratta della revisione delle raccomandazioni elaborate nel 2006 dalla Lega europea contro i reumatismi (Eular), "12 raccomandazioni in cui sfatiamo anche dei falsi miti - sottolinea Minisola - Per esempio non è il vino l'alcolico più pericoloso, bensì la birra. Inoltre le bevande edulcorate non sono innocue come si pensava, ma consumare elevate quantità di bevande con fruttosio aumenta il rischio". (segue)

 


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