L'indagine, rischio radiologico sottovalutato dai medici italiani
L'indagine, rischio radiologico sottovalutato dai medici italiani

 

Roma, 6 gen. (Adnkronos Salute) - Risulta "molto basso" il livello di conoscenze dei medici prescrittori del Belpaese sul rischio da radiazioni ionizzanti assorbite dai pazienti durante gli esami diagnostici. "Soltanto 4 medici su 737 intervistati conoscono e si servono di linee-guida sull'uso degli esami radiologici". E' quanto emerge da un ricerca condotta dalle società scientifiche aderenti a Wonca Italia ('braccio' italiano dell'organismo internazionale che riunisce i college e le società scientifiche della medicina generale di tutto il mondo) per individuare i bisogni formativi dei medici italiani in merito al rischio da radiazioni.

Negli ultimi anni l'esposizione dei pazienti alle radiazioni ionizzanti da esami diagnostici è cresciuta enormemente. In molti casi però le prescrizioni di questi esami non seguono il principio di 'giustificazione', che richiede che sia valutata la loro reale utilità e necessità, sottolineano dal Wonca Italia. Così un questionario è stato somministrato a 737 'camici bianchi' italiani, tra medici di famiglia, specialisti e ospedalieri, sparsi su tutto il territorio. Le domande riguardavano i bisogni formativi su: la dose somministrata per singolo esame, gli effetti biologici delle radiazioni, il principio di giustificazione e le linee-guida. I dati mostrano che mediamente i medici prescrittori raggiungono uno score di 5,02 risposte corrette su 13 (38.63%). Soltanto 92 medici su 737 (12,67%) raggiungono la sufficienza (ovvero almeno 8 risposte corrette).

"La survey conferma i dati della letteratura internazionale di un inadeguato livello medio di conoscenza del rischio radiologico, indicando che i bisogni formativi dei medici riguardano in particolare la conoscenza delle linee-guida esistenti", spiegano gli autori. Comunque "per tutte le sezioni il livello di conoscenza è inferiore al 50%", dunque occorre migliorare la qualità della formazione pre e post-laurea in merito ai rischi delle radiazioni e "pianificare corsi di Ecm finalizzati ad accrescere l’appropriatezza delle prescrizioni radiologiche", conclude Wonca Italia.

 


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