Chirurgia: addio look da 'miss Piggy', naso nuovo e naturale batte crisi

Palma, richieste non sono diminuite, circa 50 mila interventi l'anno in Italia 

Roma, 9 mag. (Adnkronos Salute) - Un tocco invisibile del bisturi sul naso, senza i classici segnali che indicano il passaggio del chirurgo, come "un dorso troppo insellato, una punta troppo all'insù, un look, come si dice, alla 'miss Piggy'". Questo è ciò che chiedono oggi i pazienti, uomini e donne, che si rivolgono agli specialisti per una rinoplastica. "Intervento che non risente della crisi economica: ancora oggi si effettuano nel nostro Paese diverse migliaia di interventi ogni anno, nell'ordine di circa 50 mila". Parola di Pietro Palma, presidente dell'European Academy of Facial Plastic Surgery, dirigente medico del Dipartimento di otorinolaringoiatria e chirurgia testa-collo dell'università dell'Insubria di Varese e presidente del congresso 'Nose & Face World Rome 2012' che si apre oggi a Roma.

"Venticinque anni fa - dice Palma all'Adnkronos Salute - la richiesta era una sola: ridurre la 'gobba' del naso e alzare in su la punta. Un intervento relativamente semplice, della durata di non più di 40 minuti. Oggi, solo il 20% chiede questo. Il resto vuole un naso dall'aspetto naturale, senza le classiche stigmate che rivelano il passaggio del bisturi: dorso insellato, punta eccessivamente all'insù, narici evidenti, retrazione dell'ala del naso che scopre i tessuti interni". Un risultato che ancora oggi è possibile vedere in giro, "ma sempre meno rispetto al passato, grazie alla formazione e all'aggiornamento dei chirurghi. Oggi si punta a un risultato che possa bilanciare il gioco di luci e ombre sul viso del paziente con piccole modifiche". A questo proposito, il consiglio di Palma è di affidarsi a specialisti "che abbiano alla spalle almeno 10 anni di pratica".

 


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