Salute: osteoporosi, domenica screening gratis al Campus Bio-Medico

 

Roma, 18 ott. (Adnkronos Salute) - Domenica 20 ottobre, Giornata mondiale dell'osteoporosi, screening gratuito al Campus Bio-Medico di Roma. "Lunga vita alle donne con ossa sane e forti" è lo slogan della Giornata, dedicata alla lotta di una malattia che in Italia colpisce tre milioni e mezzo di donne e un milione di uomini e che si combatte soprattutto con l'arma della prevenzione. I dati dicono che ormai una donna su tre è affetta dalla malattia già prima dei 60 anni ed è quindi ad alto rischio di fratture a polso, piede, costole, vertebre e femore. Proprio per sensibilizzare le donne a prevenire la malattia, l'Unità Operativa di endocrinologia e diabetologia ha promosso presso il Centro per la salute dell’anziano di Trigoria una mattinata dedicata – dalle 9 alle 11 – a incontri con il personale, mentre dalle 11 alle 13 le donne potranno sottoporsi a un semplice test in grado di predire con buona approssimazione il rischio di andare incontro a frattura.

"Si tratta - spiega Andrea Palermo, endocrinologo del Campus Bio-Medico - di un esame ultrasonografico di ultima generazione, una specie di ecografia a livello delle dita della mano o del calcagno. Questo rappresenta un buon test di screening - precisa - in quanto non espone l’individuo a radiazioni ionizzanti, come avviene invece durante la mineralometria ossea computerizzata a raggi X (Moc dxa)". Nel caso in cui venga riscontrata una situazione anomala, saranno gli stessi medici a consigliare alle donne un ulteriore approfondimento. Del resto, l'età della popolazione aumenta e la graduale perdita della massa ossea che con l’osteoporosi interessa l’intero scheletro incide sempre più a partire dall’epoca della menopausa. Per questo, è importante dopo la cinquantina sottoporsi a controlli di valutazione della perdita di tessuto osseo.

Anche se una recente indagine dell'Unione europea ha rilevato come a un aumento vertiginoso di fratture dovute proprio all’osteoporosi non corrisponda, nei Paesi Ue, una adeguata politica di prevenzione, mentre resta difficile l’accesso a cure e diagnosi precoci. Carenze che fanno male alla salute delle donne, ma anche ai bilanci degli Stati, perché come tutte le malattie croniche l’osteoporosi costa: oltre 57 miliardi di euro, ha rilevato lo studio UE, che prevede anche un boom delle fratture connesse alla malattia, che passerebbero dai 3,5 milioni del 2010 ai 4,5 milioni del 2025. La prevenzione si fa con i controlli, ma soprattutto con corretti stili di vita. Che per l’osteoporosi iniziano con lo sport in età giovanile, soprattutto nuoto, danza, atletica e pallavolo e proseguono a tavola, con una alimentazione ricca di calcio. Sì dunque a latte, yogurt e formaggi, da assumere già nell’infanzia, concludono gli esperti.

 


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