Esperti Sin, ma possono diventare madri, nefrologia italiana 'al top' 

(Adnkronos Salute) - Oggi, quindi, le donne italiane possono riuscire a diventare madri di un bimbo sano anche quando convivono da anni con un grave problema renale. E il merito va anche all'eccellenza della nefrologia italiana, certificata da uno studio internazionale che ha coinvolto 19 Paesi per un totale di 17 mila pazienti monitorati. La ricerca, battezzata 'Dopps', "è iniziata nel 1996 e raccoglie dati dettagliati sul trattamento dialitico, la prescrizione di farmaci, le ospedalizzazioni, la mortalità e la qualità di vita dei pazienti", elenca Francesco Locatelli dell'ospedale Manzoni di Lecco, co-coordinatore del 'braccio' italiano dello studio e presidente del comitato scientifico del congresso milanese.

In questo modo è stato possibile operare un confronto sui risultati delle procedure attuate nelle nazioni partecipanti in Europa (Italia, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Svezia e Regno Unito), Nord America (Stati Uniti e Canada), Medio Oriente (Baharein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi), Cina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Un giro del mondo virtuale che ha decretato la nefrologia 'tricolore' come la migliore: "Per una volta siamo al 'top' - assicura Locatelli - e ci contendiamo con la Francia la medaglia d'oro".

"Innanzitutto - riassume l'esperto - la mortalità dei pazienti dializzati in Italia è dell'ordine di 13 casi ogni 100 pazienti all'anno, tra le più basse in Europa e inferiore a quella di Stati Uniti e Canada (16 su 100 mila l'anno)". Ma molto dipende, secondo Locatelli, anche dalla particolare abilità dei nefrologi del Belpaese nell'eseguire "il collegamento arteria-vena a livello dell'avambraccio, da dove prelevare il sangue poi depurato dalla macchina. E' una procedura chirurgica, ma in Italia i nefrologi hanno voluto impararla e in moltissimi casi la eseguono personalmente con risultati migliori".