Medicina: reni a rischio per 60 mila italiani a causa di un gene mutato

Dialisi e trapianto unico 'rimedio' contro rene policistico, farmaci in sperimentazione clinica 

Milano, 9 set. (Adnkronos Salute) - Reni a rischio per 12 milioni di persone nel mondo, di cui 60 mila solo in Italia e la colpa è dei geni. Il rene policistico (Adpkd) è una delle malattie genetiche più diffuse nel mondo, è caratterizzato dalla comparsa di numerose cisti sul rene, che impediscono progressivamente all'organo, "che può arrivare a pesare anche 14 chili", di funzionare. A lungo termine costringe chi ne soffre a sottoporsi a dialisi o al trapianto per sopravvivere. Dal 6 all'8% dei pazienti dializzati in Usa e Europa soffre di Adpkd, e quasi un 1 italiano affetto dalla patologia su 10 (8,2%) deve usare la macchina 'filtra-sangue' per sopravvivere. Questi dati sono stati ricordati oggi a Milano, durante un incontro promosso dall'Associazione Italiana Rene Policistico (Airp) e da Otsuka Pharmaceutical.

I primi segni clinici si manifestano tra i 40 e i 50 anni e non esiste una cura disponibile, ma la comunità medico-scientifica sta cercando di individuare rimedi terapeutici che rallentino o fermino la progressione della malattia. Ad esempio, è in sperimentazione clinica un farmaco (tolvaptan*) che potrebbe inibire la secrezione intracistica. Un'alimentazione controllata e un costante esercizio fisico hanno un ruolo importante nello sviluppo della malattia: meglio evitare troppe proteine, in particolare carne rossa e cibi salati, e bere molta acqua che aiuta la funzionalità renali. Sconsigliata anche l'assunzione di caffeina e alcol.

 


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