Sanità: dolore in corsia per 4 su 10, da Fadoi prima fotografia italiana

Indagine in 26 reparti di medicina interna, cause non oncologiche in 3 casi su 4 

Milano, 3 mag. (Adnkronos Salute) - Dolore compagno di letto per quasi 4 italiani su 10 ricoverati in ospedale. Sofferenze che in un quarto dei casi sono causate dal cancro, mentre in 3 su 4 non dipendono da tumori e colpiscono soprattutto ossa e muscoli, ma anche i visceri, i nervi e il cuore. A scattare la prima istantanea del dolore in corsia è la Fadoi (Federazione associazioni dirigenti ospedalieri internisti), che ha analizzato 5.200 cartelle cliniche nei reparti di medicina interna di 26 ospedali della Penisola. L'identikit del paziente-tipo è quello di un malato difficile, afflitto nella maggior parte dei casi da più malattie. La percentuale di chi ne 'colleziona' 5 supera addirittura quella di chi ne ha solo una (13,2% contro 11,2%). Ma dai medici internisti arriva anche una buona notizia: l'uso di oppioidi forti antidolore ha segnato un +16%, e l'assistenza è migliorata ovunque e specialmente al Sud che in passato mostrava più lacune.

Lo studio 'Domino' (acronimo per 'Dolore in medicina interna no'), sostenuto da Mundipharma con un grant non condizionato, è stato presentato oggi a Milano e sarà illustrato dal coordinatore Giuseppe Civardi, direttore di Medicina interna all'ospedale di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), in occasione del XVII Congresso nazionale Fadoi in programma dal 5 all'8 maggio al Pala Congressi della Riviera a Rimini. L'indagine è stata realizzata tra il gennaio 2011 e il marzo 2012.

"Il dolore è entrato con più precisione nel mirino dei medici internisti", commenta Carlo Nozzoli, presidente Fadoi. Il dato sul numero di ricoverati che provano dolore è "un'informazione fino a ora mai definita in maniera così accurata e sistematica, che conferma la rilevanza del problema". Inoltre "abbiamo dimostrato che nei medici e negli infermieri il dolore sta diventando un parametro importante, assimilabile ai parametri vitali come la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, che vengono monitorati di routine durante la degenza". (segue)

(Adnkronos Salute) - Dei 5.200 pazienti assistiti nei reparti di medicina interna passati 'ai raggi X', l'11,2% soffre quindi di una sola patologia, il 20,4% è affetto da 2 malattie, mentre la quota maggiore (24%) da 3. Poco meno di 2 pazienti su 5 (19,5%) arriva a 4, mentre il 13,2% conta fino a 5 patologie diagnosticate.

La causa di ricovero più frequente, secondo la 'mappa' disegnata dagli internisti, è l'ipertensione arteriosa (31,1%) seguita dal cancro (30,3%). Artropatie acute o croniche, connettivopatie e fratture colpiscono il 25,5% dei ricoverati nei reparti di medicina interna. E ancora: il 25% delle diagnosi riguarda infezioni acute, il 22,4% diabete, il 18,7% Bpco-broncopneumopatia cronica ostruttiva, il 15,4% scompenso cardiaco e il 14,5% cardiopatia ischemica.

Una sintomatologia dolorosa è riportata nella cartella clinica del 37,5% dei pazienti. E se nel 23,8% dei casi è il cancro a provocare dolore, la parte del leone la fa il dolore non oncologico (75,7%): all'apparato muscolo-scheletrico (54,9%), dolore viscerale addominale (20,5%), al sistema nervoso centrale e periferico (8,6%), dolore cardiologico (4,9%), misto (3,8%), viscerale pelvico (2%) o non classificato (8%). Per quanto riguarda le terapie farmacologiche, sul totale di tutti i trattamenti specifici per il dolore somministrati nei reparti di medicina, il 61,1% sono oppioidi forti e deboli anche in associazione con paracetamolo, mentre il 27,2 % sono antinfiammatori non steroidei Fans o paracetamolo in monoterapia.

 


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