Salute: 30 ragazzi disabili 'skipper' per progetto 'Una vela senza barriere'

Realizzato da Fondazione Don Gnocchi e Fiv, corso per superare difficoltà 

Roma, 30 nov. (Adnkronos Salute) - Preparare 30 ragazzi disabili allo sport della vela. E' il progetto 'Una vela senza barriere' realizzato dalla Fondazione Don Gnocchi che vedrà questo gruppo di giovani tra i 10 e i 25 con disabilità motorie, diventare dei promettenti skipper come Massimo Dighe, del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre atleta tetraplegico, che ha partecipato alle Paralimpiadi di Londra 2012, testimonial dell'iniziativa. I ragazzi sono stati 'reclutati' in parte nei centri della Fondazione del Polo Lazio–Campania nord (Roma e S. Angelo dei Lombardi) e in parte nelle scuole della Capitale, effettueranno tra gennaio e febbraio 2014, all’area di Riabilitazione Tecnologica (ARTe) del Centro S. Maria della Provvidenza di Roma, un periodo di training specifico per imparare a guidare un'imbarcazione a vela. Il tutto utilizzando delle pedane stabilometriche in condizioni statiche e dinamiche, in un ambiente virtuale ed un simulatore di vela, messo a disposizione dalla Federazione italiana vela (Fiv), che riesce a riprodurre le condizioni ambientali di questo sport.

Nel corso di questi 2 mesi verranno anche realizzate sedute teoriche per le nozioni di base tecniche sportive e le nozioni di sicurezza, salvamento e primo soccorso, condotte da istruttori qualificati Fiv. Il progetto è stato presentato oggi a Roma e vede la collaborazione della Fondazione Don Gnocchi e della Fiv. L'obiettivo è l’affermazione delle pari opportunità per le persone con disabilità nel campo dello sport della vela. Tutto questo, con l’obiettivo di preparare questi ragazzi alla pratica sportiva della vela, magari per diventare campioni olimpionici di domani. Alla presentazione erano presenti altresì Isabella Menichini del Dipartimento delle Pari opportunità e Andrea Casu dell’assessorato allo Sport del Comune di Roma.

Secondo il responsabile scientifico, il professor Luca Padua "questo progetto, nato con una forte valenza sociale finalizzata all’integrazione delle persone con disabilità, esprimerà dei contenuti scientifici di grande interesse, grazie alle valutazioni e alle misurazioni effettuate prima e dopo le sessioni di training, che vedranno l’utilizzo di tecnologie estremamente avanzate".

 


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