Estate: da tecniche riabilitative nasce allenamento per rimanere in forma

Metodo usato anche per non perdere tono muscolare durante vacanze 

Roma, 18 lug. (Adnkronos Salute) - Dalle tecniche riabilitative nasce un nuovo allenamento per riprendere l'attività sportiva dopo l'estate. Il percorso promosso dal centro Medical Group di Cerro Maggiore (Milano) permette di non perdere tono muscolare, aumentare il controllo del proprio corpo e limitare gli infortuni. Un metodo, con esercizi specifici per non perdere forma e tono muscolare nei periodi di riposo come può essere la stagione estiva, seguito anche dalla campionessa di volley Francesca Piccinini. Ma anche per affrontare una nuova stagione sportiva senza incorrere in strappi, rotture e stiramenti tipici di uno scarso allenamento o di un periodo di inattività prolungato.

L'allenamento preventivo riabilitativo - spiega Federico Valli, ortopedico e traumatologo, direttore sanitario del Medical Group - è pensato per gli sportivi professionisti ma può essere praticato anche dagli amatori. E' indicato per prevenire gli infortuni e si avvale di tutta l'esperienza maturata nel campo della riabilitazione. Non è particolarmente impegnativo sotto il profilo fisico, quanto mirato a far lavorare ogni distretto del corpo".

Ma in che cosa consiste l'allenamento preventivo riabilitativo? "È studiato per un recupero ottimale della mobilità delle articolazioni - aggiunge l'esperto - e della forza muscolare in relazione alle caratteristiche morfologiche della persona. L'obiettivo è un miglioramento della propriocezione, ovvero della capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli". (segue)

(Adnkronos Salute) - Nello specifico l'allenamento preventivo riabilitativo viene effettuato su tre sottogruppi. Come spiega Lorenzo Nobile, fisioterapista di Medical Group "generalmente, costituiscono gli elementi necessari per la stabilizzazione, ovvero il sottosistema passivo (aspetti di mobilità articolare), il sottosistema attivo (componente muscolare) e il sottosistema di controllo (controllo muscolare dinamico). Portando - aggiunge - al massimo livello ciascuno di questi elementi si può ottenere la risposta più efficace per quel preciso distretto corporeo".

"Il tempo richiesto - avverte Nobile - è di circa tre mesi per i professionisti. Per gli amatori il periodo può anche essere leggermente ridotto e aiuta a mantenere il fisico allenato anche lontano dai campi di gioco. Sono esercizi che vengono fatti sotto la stretta supervisione di un fisioterapista e - conclude - con l'ausilio di particolari macchinari in previsione di un'attività sportiva più intensa nei mesi invernali".

 


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