Sesso: sfatare falsi miti pillola, decalogo Società italiana contraccezione

Esperti, non fa venire il cancro anzi ha effetto protettivo per alcuni tumori 

Milano, 18 mar. (Adnkronos Salute) - La pillola fa ingrassare, fa venire il cancro, toglie il desiderio sessuale, rende meno fertili, peggiora l'umore: sono alcuni dei falsi miti che portano le donne a dire no alla pillola. Informazioni da sfatare, assicura la Società italiana di contraccezione (Sic), che oggi a Milano lancia un decalogo per favorire una corretta informazione sulla contraccezione ormonale. "Oggi - avverte Annibale Volpe, past president della Sic - solo poco più del 16% delle donne vi fa ricorso nel nostro Paese" contro una media europea del 21,4%, "e la percentuale è diminuita rispetto allo scorso anno". Tra i freni ci sono anche i 'falsi miti', elencati dagli esperti nel decalogo.

Al primo posto il cancro. Gli specialisti spiegano che in realtà l'attività degli estro-progestinici è protettiva nei confronti di alcuni tumori. "Studi clinici di grande rilevanza hanno dimostrato come siano efficaci nel prevenire il tumore all'ovaio, all'endometrio e al colon retto", spiega Franca Fruzzetti, della Clinica ostetrica e ginecologica dell'ospedale S. Chiara Università di Pisa. "Nel caso del carcinoma endometriale e di quello all'ovaio il rischio si riduce addirittura del 50% e l'effetto protettivo persiste per più di 20 anni dopo la sospensione e nel corso della post menopausa". Uno studio inglese condotto su oltre 300 mila donne seguite per 39 anni, aggiunge Volpe, "ha inoltre dimostrato che la pillola non solo riduce la morbilità e mortalità per tumori, ma anche la mortalità in generale per qualunque causa. Da non dimenticare poi che la pillola è in grado di curare l'endometriosi, patologia che colpisce una donna su 10 (3 milioni in Italia) e potrebbe contribuire a prevenirla". (segue)

(Adnkronos Salute) - Nel Paese, puntualizza, "purtroppo permangono alcuni falsi miti di natura sociale e culturale che finora hanno limitato l'assunzione dei contraccettivi orali e dunque dei loro benefici". E per far sì che il messaggio faccia breccia nell'universo femminile la Sic punterà "sui social network, un nuovo sito e opuscoli informativi chiari e fruibili da distribuire per esempio in farmacia". Quanto alla trombosi venosa, si legge nel decalogo, "l'Ema e l'Aifa hanno recentemente confermato che la pillola aumenta il rischio", ma questo aumento "è basso in termini numerici (circa 10 volte meno che in gravidanza) e dipende dalla dose e dal tipo di estrogeno presente nel composto e dal tipo di progestinico. Con le pillole che contengono estradiolo i dati di laboratorio dimostrano un rischio più basso, anche se mancano i dati epidemiologici".

Nel decalogo si "sfata anche il mito" che la pillola non è adatta alle giovanissime. "Anzi - spiega Volpe - va assunta appena si comincia ad avere rapporti". Altre informazioni da 'rettificare', elencano gli specialisti quelle secondo cui la pillola toglie desiderio sessuale, non va bene prenderla in pre-menopausa, l'amenorrea provocata è pericolosa, non va bene per chi ha il ciclo mestruale irregolare.

 


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