Medicina: studio, figli donne 'over 35' a minor rischio malformazioni

Esperti ipotizzano una sorta di effetto 'selezione naturale' 

Roma, 3 feb. (Adnkronos Salute) - Buone notizie per le mamme 'over'. Le donne di età superiore ai 35 anni hanno infatti un rischio ridotto di avere un figlio con una grave malformazione congenita, dopo naturalmente aver escluso la presenza di anomalie cromosomiche. E' quanto riferiscono dalla riunione annuale della Society for Maternal-Fetal Medicine in corso a New Orleans ricercatori della Washington University di St. Louis. Una sorta di effetto 'selezione naturale', ipotizzano gli scienziati, che porta i feti più forti e anatomicamente normali a sopravvivere nonostante la mamma sia, per così dire, 'attempata'.

L'età materna avanzata, tradizionalmente definita come superiore ai 35 anni, è infatti un fattore di rischio ben noto per le anomalie cromosomiche come la sindrome di Down. Tuttavia, poche informazioni erano finora disponibili sull'associazione tra età materna avanzata e pericolo di avere un bambino con una grave malformazione congenita, un difetto fisico presente alla nascita che può coinvolgere diverse parti del corpo, inclusi cuore, cervello, reni, ossa o tratto intestinale. Per rispondere a questa domanda è stato condotto questo studio retrospettivo, che ha utilizzato le informazioni ostetriche ed ecografiche di oltre 76.000 donne che si erano presentate per l'ecografia di routine che si esegue al secondo trimestre di gravidanza. I ricercatori hanno confrontato l'incidenza di una o più malformazioni congenite diagnosticate al momento dell'ecografia nelle donne con più o meno di 35 anni.

Nel complesso, l'età materna avanzata è risultata associata con un 40% di diminuzione del rischio di avere un bambino con una o più malformazioni congenite, dopo aver 'aggiustato' i dati secondo altri fattori di rischio. In particolare, l'incidenza di problemi a cervello, reni e difetti della parete addominale risultano minori nel gruppo di donne più 'anziane', mentre l'incidenza di difetti cardiaci risulta invariata. "Sempre più donne scelgono di ritardare la gravidanza e si trovano di fronte a molti rischi che aumentano", ricorda Katherine Goetzinger, uno degli autori. "I risultati di questa indagine possono fornire qualche rassicurazione a queste donne, per quanto riguarda la probabilità di avere un figlio anatomicamente normale". Secondo Goetzinger, è possibile che l'età materna avanzata comporti una sorta di effetto 'sopravvivenza del più forte': se il feto ce la fa nonostante la madre non sia più giovanissime, significa che molto probabilmente non avrà problemi.

 


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