Ricerca: lezioni musica durante infanzia 'elisir' per cervello in tarda età

Aver suonato strumento da piccoli può compensare problemi cognitivi da grandi 

Roma, 6 nov. (Adnkronos Salute) - Imparare a suonare uno strumento musicale fin da piccoli può avere effetti benefici sulla salute del cervello che durano per tutta la vita. A stabilirlo è una ricerca del Nortwestern University (Usa) pubblicata sulla rivista 'The Journal of Neuroscience'. Dallo studio emerge che gli adulti o gli anziani che hanno avuto esperienze da bambini con uno strumento musicale, anche se abbandonano il pianoforte e la chitarra dopo l'adolescenza, hanno una risposta più veloce del cervello al suono delle parole anche quando invecchiano. Ovvero, più anni ci sono alle spalle anni di pratica musicale durante l'infanzia, più è rapida l'attività di risposta agli stimoli vocali da parte del cervello da grandi. Dunque, la formazione musicale può aiutare a compensare i problemi cognitivi che arrivano con la senilità.

Il lavoro ha esaminato l'esperienza di 44 persone nate negli anni: '50, '60 e '70. I volontari hanno ascoltato una sintesi vocale della sillaba 'da' , mentre i ricercatori misuravano l'attività elettrica nella regione del cervello che elabora le informazioni suono, la corteccia uditiva temporale. Nonostante nessuno dei partecipanti allo studio ha più toccato uno strumento in quasi 40 anni, chi aveva seguito corsi di musica tra i 4 ei 14 anni, ha dimostrato durante i test dei ricercatori una risposta più veloce al suono rispetto a chi non aveva mai preso lezioni nella sua vita.

Secondo Michael Kilgard, autore della ricerca "essere un millesimo di secondo più veloce potrebbe non sembrare molto - avverte - ma il cervello è molto sensibile ai tempi di reazione e un millisecondo è in grado di fare la differenza soprattutto quando si è più maturi o anziani".

 


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