Ricerca: Martelli, trapianto come in talassemia contro anemia falciforme

Progetto per 'esportare' tecniche guarigione, confronto esperti internazionali 

Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) - Applicare la cura per la talassemia, una terapia ormai ampiamente provata e basata su trapianto di midollo osseo, per curare e guarire l'anemia falciforme (Sca), una grave malattia per cui non esistono oggi terapie risolutive e che colpisce quasi esclusivamente i neri in tutto il mondo. Un problema con cui anche l'Italia, con le migrazioni, dovrà fare i conti. E' la strategia su cui si confronteranno, da domani all'11 marzo a Roma, ematologi di tutto il mondo durante il simposio organizzato dall'Istituto mediterraneo di ematologia (Ime) che ha sede presso il Policlinico della università romana di Tor Vergata.

"Contro l'anemia falciforme - spiega all'Adnkronos Salute Valentino Martelli, direttore generale dell'Ime - le cure oggi a disposizione sono solo palliative. E costano molto care. In alcuni Paesi africani si spendono anche mille dollari al mese a paziente, senza ottenere la guarigione. Il trapianto di midollo osseo, invece, fa guarire definitivamente dalla malattia". Si tratta di una terapia che funziona. Ma i numeri dei casi trattati non sono sufficienti per validare l'indicazione . "Ad oggi - continua Martelli - sono stati trattati 2-300 casi in tutto il mondo. A Roma abbiamo circa 20 casi ma vorremmo arrivare ad un centinaio. Serve avere una casistica più elevata".

L'incontro di Roma servirà a confrontarsi con le diverse equipe che lavorano in questa direzione. "Il nostro gruppo - precisa l'esperto - punta ad un grosso studio, con le nostre metodiche, che poi sarà affiancato ad altri studi, in particolare di centri statunitensi, dove hanno già realizzato una decina di trapianti su adulti, mentre generalmente si operano i bambini". (segue)

(Adnkronos Salute) - Lo step successivo sarà quello di 'trasferire' queste metodiche nelle popolazioni dove la malattia è molto diffusa, in Africa in particolare. "Solo in Nigeria - aggiunge Martelli - nascono 150mila bambini l'anno malati. In Angola uno su 7 nasce con la Sca. Tutte persone che, nella maggior parte dei casi muore tra i 10 e i 20 anni. Pochi arrivano a 40. E le sofferenze sono terribili". Il trapianto di midollo è l'unica speranza. Ed è anche la soluzione economicamente più sostenibile.

"Le cure palliative, uniche oggi disponibili - spiega il medico - costano, per ogni paziente, almeno 50 mila dollari in 5 anni. La nostra idea è insegnare la terapia risolutiva ai medici locali, una volta ottenuti i risultati su un numero più elevato di pazienti. In questo modo con 50 mila dollari in molte aree potranno curare tutti i loro bambini".

L’Ime, l'istituto che organizza il simposio romano, ha come missione, finanziata dal Governo italiano, quella di esportare nei paesi emergenti, le più avanzate forme di cura delle malattie ematologiche, in particolare delle malattie genetiche dei globuli rossi, talassemia ed anemia falciforme o Sickle Cell Anemia (Sca). Ha, inoltre, la più grande esperienza nel mondo nella cura della talassemia attraverso la correzione del difetto genetico della malattia con il trapianto di cellule staminali emopoietiche.

 


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