Chirurgia: Palermo, bimbo prematuro di 600 grammi operato al cuore

Da équipe Ccpm-Bambino Gesù di Taormina 

Roma, 15 mag. (Adnkronos Salute) - Delicato intervento al cuore su un bimbo nato prematuramente, alla 25esima settimana di gestazione e di appena 600 grammi di peso. L'operazione è stata eseguita dall'équipe del Centro cardiologico pediatrico mediterraneo-Bambino Gesù di Taormina, nel Reparto di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Dipartimento Materno-infantile del Policlinico di Palermo, diretto da Giovanni Corsello.

L'équipe del Ccpm, composta da cardiologi, cardiochirurghi e anestesisti, oltre al personale infermieristico, è partita alla volta di Palermo dove è stato effettuata una procedura di emodinamica, la settostomia atriale percutanea, detta di 'Rashkind', propedeutica rispetto all'intervento definitivo di 'Switch arterioso', al quale il piccolo paziente verrà sottoposto in un secondo momento, quando avrà acquistato peso e sarà maggiormente in grado di sostenere un'operazione chirurgica. Al bimbo così potrà essere corretta l'anomalia genetica, la "trasposizione delle grandi arterie": le principali arterie del bimbo si trovano in posizione invertita rispetto a quanto accade di norma. A quel punto il piccolo, spiegano i sanitari in una nota, potrà ritornare a uno sviluppo normale che attualmente gli è impedito a causa della patologia cardiaca.

L'operazione "rappresenta nello scenario clinico della cardiologia pediatrica un evento raro sia per il peso e la prematurità del bambino, sia per il fatto di aver eseguito tale procedura con il paziente nel suo letto, piuttosto che in una sala di emodinamica dove l'intervento viene svolto normalmente". (segue)

(Adnkronos Salute) - "Una cardiopatia complessa in un neonato estremo pretermine - afferma Corsello - aggrava ulteriormente le sue condizioni cliniche generali caratterizzate dalla immaturità dei vari organi e apparati. Il trattamento tempestivo della cardiopatia si è reso necessario per garantire al meglio le possibilità di recupero e di sopravvivenza di un neonato così fragile e immaturo". Il Ccpm ha già effettuato, nei tre anni e mezzo trascorsi dalla sua nascita, nel novembre 2010, una trentina di interventi 'on site', cioè direttamente sul luogo di ricovero dei piccoli pazienti, allo scopo di evitare loro lo stress del viaggio, che potrebbe risultare estremamente rischioso e persino fatale per le loro piccole vite.

"Questo caso - dichiara la direzione del Ccpm-Bambino Gesù Taormina - rappresenta un'ulteriore testimonianza dell'alto valore raggiunto dalla collaborazione tra i medici della rete cardiologica pediatrica siciliana. L'intensificarsi del lavoro svolto in sinergia con il dipartimento del Policlinico di Palermo e con altri dipartimenti regionali, ha come obiettivo quello di migliorare la salute della popolazione pediatrica dell'Isola".

 


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