(Adnkronos Salute) - Lo studio dell'équipe internazionale - coordinato da Poh-Choo Pang dell'Imperial College di Londra, e finanziato nel Regno Unito dal Biotechnology and Biological Sciences Research Council e dal Royal Society International Joint Project Award - parte da lontano. "Era il 1992 quando abbiamo proposto per la prima volta un modello di interazione uovo-spermatozoo che coinvolgeva molecole SLeX-simili", ricorda Gary Clark della University of Missouri School of Medicine. Un filone di ricerca particolarmente importante, sottolinea, perché "definire come lo spermatozoo riconosce il rivestimento zuccherino della cellula uovo e lo penetra è cruciale per arrivare a disegnare agenti contraccettivi naturali e per far luce su ciò che ancora non si conosce a proposito delle condizioni di infertilità e sub-fertilità nel genere umano".

Dopo una lunga serie di esperimenti condotti su un'ampia gamma di zuccheri sintetizzati in laboratorio, gli scienziati hanno scoperto che lo zucchero SLeX - particolarmente abbondante sull'involucro esterno della cellula uovo - lega in modo specifico uovo e spermatozoo. Quindi, per verificare l'osservazione il gruppo di Hong Kong ha condotto una simulazione utilizzando il 'guscio' di ovuli umani non fertili, ottenuti su consenso informato da donne sottoposte a tecniche di fecondazione medicalmente assistita.

"Questa ricerca fornisce per la prima volta indicazioni sugli eventi molecolari che determinano le primissime fasi della vita", commenta Anne Dell dell'Imperial College londinese. "Quanto scoperto in questo studio - aggiunge - colma una grande lacuna nella comprensione dei meccanismi della fertilità, pertanto speriamo di riuscire in futuro a offrire nuove speranze alle coppie che non riescono a concepire un figlio". L'attenzione degli scienziati si concentrerà ora sullo spermatozoo: l'obiettivo è indagare sulle proteine presenti sulla sua 'testa', per individuare quelle che gli permettono di riconoscere e agguantare l'uovo.