Ricerca: condizioni infanzia segnano Dna, effetti nell'adulto

Scoperto per la prima volta legame tra condizioni economiche e biochimica geni 

Roma, 26 ott. (Adnkronos Salute) - Le condizioni di vita familiare vissute da bambini lasciano il segno anche sui geni. Ripercussioni psicologiche a parte, dunque, le esperienze dei più piccoli restano scolpite a livello genetico nell'età adulta, secondo uno studio britannico-canadese, coordinato da Moshe Szyf e pubblicato sull'International Journal of Epidemiology, che per la prima volta ha stabilito un legame tra le condizioni economiche dell'infanzia e la biochimica del Dna.

I ricercatori - delle università McGill (Montreal) e Colombia-Britannica (Vancouver), insieme ai colleghi dell'University College di Londra - hanno esaminato la metilazione dei geni (modificazione epigenetica) associata ai fattori ambientali dell'infanzia. Hanno così evidenziato importanti differenze in questo meccanismo biochimico tra persone cresciute in condizioni di vita precarie o buone. Oltre il doppio delle variazioni della metilazione sono risultate associate a condizioni socioeconomiche (situazione economica della famiglia, condizione abitativa, impiego dei genitori) vissute all'inizio della vita.

Nel corso dello studio sono stati analizzati i Dna raccolti, attraverso campioni di sangue, prelevati su 40 persone di 45 anni (al momento del prelievo), reclutate nel quadro di uno studio britannico che ha documentato, dopo la loro nascita, differenti aspetti della vita di più di 10 mila persone nate nel marzo del 1958. I 40 partecipanti sono stati selezionati in base alle condizioni di vita durante l'infanzia, molto buone o molto precarie. In questo modo i ricercatori hanno scoperto che i 'segni' nel Dna sono legati ai segnali provenienti dall'ambiente, particolarmente marcati nell'infanzia. Si tratterebbe, essenzialmente, di un meccanismo che permette ai geni di adattarsi ad un mondo che si evolve rapidamente.

 


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