Ricerca: composto organico emesso da funghi legato a Parkinson

Studio su moscerini, altera processi legati alla dopamina, anticamera malattia 

Roma, 11 nov. (Adnkronos Salute) - (Embargo ore 23.00) - Un composto organico volatile emesso dai funghi potrebbe essere il responsabile dello sviluppo del morbo di Parkinson, almeno nei moscerini della frutta. Ma - secondo lo studio della Rutgers University (Usa) - questa tipologia di composto, che blocca il trasporto della dopamina nel cervello causando la neurodegenerazione dei neuroni, potrebbe rivelarsi un pericolo anche per l'uomo. A mettere Joan Bennett, autore della ricerca e micologo, su questa strada è stata l'esperienza vissuta a New Orleans nel 2005 durante l'uragano Katrina. La sua casa è stata invasa dall'acqua e presa d'assalto da muffe e funghi. "Sapevo dell'interazione tra alcune sostanze tossiche e le malattie neurodegenerative - spiega Bennett - così ho raccolto campioni di funghi e muffe indossando maschera, guanti ed indumenti protettivi. Ma durante questa attività ho accusato mal di testa, vertigini e nausea". Una sirena d'allarme per l'esperto.

Bennett è partita da questa esperienza per sviluppare un modello con i moscerini della frutta in grado di dare una risposta al legame tra il composto volatile (1-ottano-3-ol) prodotto dai funghi e i sintomi del Parkinson. "Questo composto è molto tossico - avverte - anche confrontato con il benzene. E facendolo respirare ai moscerini della frutta abbiamo scoperto che attaccava due geni che si occupano dei processi di trasporto della dopamina. Primo passo - precisa - per la degenerazione dei neuroni e per i primi sintomi del Parkinson".

"Il nostro lavoro deve essere approfondito - conclude Bennett - ma già altri studi che hanno indicato come la malattia di Parkinson sia in aumento nelle zone rurali, un legame attribuito proprio all'alta esposizione di questa popolazione ai pesticidi".

 


Torna alle notizie di medicina / biochimicaclinica