Ue, incentivi ad aziende per nuovi antibiotici e regole su ricette e confezioni
Ue, incentivi ad aziende per nuovi antibiotici e regole su ricette e confezioni

Nella riforma della farmaceutica anche disposizioni per medicinali amici dell'ambiente 

"La resistenza antimicrobica", con il moltiplicarsi dei 'super batteri' invulnerabili agli antibiotici disponibili, "è considerata una delle tre principali minacce per la salute nell'Ue". Per questo la riforma della legislazione farmaceutica presentata oggi dalla Commissione europea prevede "incentivi mediante voucher trasferibili alle imprese che investono in nuovi antimicrobici capaci di far fronte ai patogeni resistenti, rimediando in tal modo all'attuale fallimento del mercato". Inoltre, "per preservare l'efficacia degli antimicrobici saranno introdotte misure volte all'uso prudente di tali preparati, tra cui prescrizioni modificate in materia di confezionamento e ricette".

Ancora, la riforma proposta punta a "migliorare la sostenibilità dei medicinali dal punto di vista ambientale". Farmaci 'green', dunque, per "una maggiore tutela dell'ambiente: grazie a una migliore applicazione delle attuali prescrizioni - spiega una nota - sarà possibile limitare le eventuali conseguenze negative dei medicinali sull'ambiente e sulla salute pubblica". Complessivamente, l'obiettivo è "contrastare la resistenza antimicrobica e la presenza di farmaci nell'ambiente seguendo un approccio 'One Health'".

"Gli antimicrobici - evidenzia la Commissione europea - sono medicinali di importanza cruciale. Nel corso degli anni, però, il loro uso eccessivo e improprio ha portato a un aumento della resistenza antimicrobica, il che significa che gli antimicrobici perdono efficacia e il trattamento delle infezioni è sempre più difficile quando non impossibile. Per questo motivo il pacchetto proposto oggi comprende anche una proposta di raccomandazione del Consiglio che contiene misure complementari per contrastare la resistenza antimicrobica nei settori della sanità umana, della salute animale e dell'ambiente, grazie al cosiddetto approccio One Health".

La proposta sostiene "l'uso prudente degli antimicrobici, raccomandando obiettivi concreti e misurabili per ridurne l'uso e promuovere livelli elevati di prevenzione delle infezioni, in particolare in ambiente ospedaliero, e di controllo nel campo della sanità umana". Il pacchetto presentato migliora inoltre "la consapevolezza del pubblico, l'istruzione e la formazione dei professionisti pertinenti", e promuove "la cooperazione tra i portatori di interessi di tutti i settori pertinenti. Gli obiettivi raccomandati, elaborati con il sostegno del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) - si precisa nella nota - tengono conto delle situazioni nazionali (diversità di livelli di consumo di antimicrobici e di diffusione dei principali patogeni resistenti nei vari Stati membri). Consentono inoltre di monitorare meglio i progressi che saranno realizzati nei prossimi anni".

La proposta darà infine "impulso ai piani d'azione nazionali One Health sulla resistenza antimicrobica, promuoverà la ricerca e l'innovazione, potenzierà la sorveglianza e il monitoraggio del consumo di antimicrobici e della resistenza antimicrobica, rafforzerà le azioni globali, contribuirà all'elaborazione di un incentivo finanziario Ue multipaese per migliorare l'accesso agli antimicrobici e incentiverà lo sviluppo di altre contromisure mediche per combattere la resistenza antimicrobica, come i vaccini e la diagnostica rapida".

 


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