Farmaci, ansiolitici e anti-impotenza primi in fascia C con ricetta nel 2022
Farmaci, ansiolitici e anti-impotenza primi in fascia C con ricetta nel 2022

Spesa privata medicinali contro disfunzione erettile supera 200 mln (+1,2%), consumi a +9,5% 

Le benzodiazepine, i contraccettivi e farmaci contro la disfunzione erettile si confermano ai primi posti tra i medicinali con prescrizione in fascia C a carico del cittadino. Considerando invece solo i farmaci di automedicazione, i primi principi attivi per spesa sono ibuprofene e diclofenac. E' quanto emerge dal Rapporto nazionale 2022 'L’uso dei farmaci in Italia', realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMed) dell’Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, pubblicato online.

Tra le prime 20 categorie terapeutiche di classe C con ricetta a maggiore spesa nel 2022 - si legge nel Report - 6 appartengono alla classe riguardante il sistema nervoso, di cui la metà è rappresentato da derivati benzodiazepinici (sia ansiolitici che ipnotici-sedativi) e analoghi delle benzodiazepine che si presentano, perciò, come la categoria a maggior acquisto con il 17% della spesa e il 22% delle dosi giornaliere della classe C con ricetta. I derivati benzodiazepinici ad attività ansiolitica sono la categoria a maggior spesa con 379,3 milioni di euro, e a maggior consumo con 26,1 Ddd (dose definita die) per 1.000 abitanti, sebbene si registri una diminuzione per entrambi rispetto al 2021 (spesa -5,4%, consumi -4,4%).

Altre categorie con un livello di spesa superiore ai 200 milioni di euro sono i farmaci usati nella disfunzione erettile, che mostrano un aumento dei consumi (+9,5%) e della spesa (+1,2%) rispetto al 2021 e le associazioni fisse estro-progestiniche, i contraccettivi, con +0,7% di spesa e -0,5% di dosi.

Nella classifica dei principi attivi paracetamolo sul podio

Inoltre, l’importante adesione alla campagna di vaccinazione antinfluenzale nella stagione 2022- 2023 ha fatto registrare un aumento della spesa del 6,3%, rispetto al 2021, per i vaccini influenzali (per una spesa complessiva di 79,6 mln) acquistati in farmacia dai cittadini.

Per quanto riguarda la 'classifica' dei singoli principi attivi a maggiore spesa - prosegue il rapporto Osmed - i primi 6 restano invariati rispetto all’anno precedente: il paracetamolo, con una spesa di 260 milioni, pari al 7,4% del totale di classe C con ricetta, si colloca al primo posto sebbene faccia rilevare una diminuzione della spesa del 16% accompagnata però da un incremento dei consumi pari al 5,6% rispetto al 2021; questo farmaco, utilizzato prevalentemente in ambito pediatrico per la sua azione analgesica e antipiretica, è stato inserito nei protocolli per il trattamento domiciliare dei pazienti con Covid-19 in caso di febbre o dolori articolari o muscolari. Seguono due benzodiazepine (alprazolam con 132,7 mln e lorazepam con 108,8 mln) e due inibitori della fosfo-diesterasi di tipo 5: tadalafil con 120,2 mln e sildenafil con 94,8 mln utilizzati nel trattamento della disfunzione erettile e al sesto posto la gentamicina/betametasone. Oltre ad alprazolam e lorazepam, però tra le sostanze a maggior spesa compaiono diverse benzodiazepine: 7° zolpidem, 9° lormetazepan, 13° delorazepam, 14° bromazepam, e 17° triazolam, che insieme fanno balzare al primo posto questi faramci nella classifica per classi terapeutiche.

Dal Rapporto Osmed emerge inoltre che l'aumento nei consumi di farmaci di classe C con ricetta si registra in tutte le Regioni nei consumi, e di conseguenza, un aumento dei volumi di spesa, ad eccezione di Campania, Sicilia e Sardegna in cui si registra una riduzione di spesa rispetto allo scorso anno; mentre per i farmaci di automedicazione in tutte le Regioni si osserva un trend in crescita sia per la spesa che per i consumi. Per i farmaci con ricetta, al Nord e al Centro si spende circa il 10% in più rispetto al Sud. I maggiori incrementi nei consumi dei farmaci di classe C, sono stati registrati in Umbria (+100%) e in Veneto (+28,6%), mentre per i farmaci di automedicazione, si osservano nelle PA di Bolzano (+23,5%) e Trento (+22%).

 


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