Ortopedici, 'difficile recuperare liste d'attesa con -25% specialisti'
Ortopedici, 'difficile recuperare liste d'attesa con -25% specialisti'

'Le dotazione di colleghi negli ospedali sono sottodimensionate, poi c'è sovraccarico lavorativo e burn out' 

"Ci sono alcune specialità che stanno soffrendo di più il recupero delle liste d'attesa accumulate con il Covid. Come ortopedici stiamo lavorando con un grande dispendio di energie e turni massacranti questo in un contesto di strutture che sono sottodimensionate. Secondo una nostra stima le dotazione di specialisti in ortopedia negli ospedali sono sottodimensionate del 20-25%, un dato che si lega a quello del sovraccarico lavorativo, del 'burn out' e della corsa al pensionamento". Così all'Adnkronos Salute Alberto Momoli, presidente della Società italiana ortopedia e traumatologia (Siot), facendo il punto della situazione.

La lenta uscita dall'emergenza pandemica, "pone la riflessione su come dovremmo affrontare questo periodo di adattamento dove stiamo scontando tutta una serie di problemi come sistema sanitario, il caro energia e l'aumento dei costi, le difficoltà a reperire alcuni materiali, ma - conclude Momoli - non dobbiamo sottovalutare i nodi che il Ssn si porta avanti da anni e che attendono risposte".

Infine tornando sui rischi collegati al paypack sui dispositivi medici, gli oltre 2 mld di euro che le aziende del settore dovrebbero restituire e per ora prorogato al 30 aprile, "rischia di avere un impatto sul nostro lavoro, sulla qualità dell'assistenza verso i pazienti. Se le aziende vanno in difficoltà per il payaback e smettono di fornire i materiali di cui abbiamo bisogno, dalle protesi alle viti, le placche, i fili sterili e tutto il materiale per gli interventi, si rischia di bloccare l'attività in sala operatoria. Come società scientifica dobbiamo garantire il servizio nei confronti dei pazienti".

 


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