Fismu, 'da Inps e ministero altra burocrazia per medici famiglia'
Fismu, 'da Inps e ministero altra burocrazia per medici famiglia'

'Prossimo Governo revochi 2 nuovi oneri e attui sburocratizzazione altrimenti proteste fino alla disobbedienza' 

"Preoccupazione" per due "ulteriori oneri, impropri e burocratici", previsti da Inps e ministero della Salute a carico dei medici di famiglia, relativi a procedure di invalidità e dispositivi medici. Ad esprimerla è la Federazione italiana sindacale medici uniti (Fismu) che fa appello al prossimo Governo e al futuro ministro della Salute, affinché si modifichino questi provvedimenti. "I medici devono curano i pazienti, non fare lavoro di segreteria", è il monito di Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu.

"Il primo onere - spiega Esposito in una nota - riguarda la procedura per l’invalidità Inps e prevede che siano anche i medici di famiglia a inviare i referti (previa la scansione del documento) su richiesta del cittadino. Il secondo (circolare del ministero della Salute) sulla vigilanza dei dispositivi medici prevede che sarà anche il medico di famiglia (su segnalazione del paziente) che dovrà comunicare (entro 10 giorni) eventuali incidenti gravi degli strumenti”.

"In una fase di grave crisi per la medicina generale e di famiglia - continua il segretario Fismu - questo tipo di provvedimenti crea ancora più disagio e preoccupazione. I medici devono fare i medici, non scannerizzare referti e inviarli per email all’Inps. Sono tutti oneri impropri, burocratici, che fanno perdere tempo prezioso alla clinica. Alla cura dei nostri pazienti. È incomprensibile come si possano ipotizzare e varare circolari come questa, oltretutto nel pieno delle incertezze sul 'misterioso' funzionamento delle Case di comunità. E' incredibile", rimarca. "Al nuovo ministro della Salute - conclude - chiediamo la revoca intanto di questi oneri burocratici, e, più in generale, una sburocratizzazione del lavoro medico. Altrimenti protesteremo in modo unitario con tutte le altre sigle sindacali del settore, fino alla disobbedienza".

 


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