Ciclo di warkshop sul tema 

Pordenone, 13 feb. (Adnkronos Salute) - Medicina narrativa in oncologia. Il Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano sottolinea il proprio ruolo di "driver italiano" nel settore, con l'avvio di un ciclo di workshop condotti da Nicoletta Suter, responsabile del Centro attività formative dell'Istituto. La metodologia applicata, interattiva grazie all'utilizzo di esercitazioni di lettura e scrittura riflessiva, è frutto di una stretta collaborazione con la Columbia University di New York dove opera Rita Charon, leader del programma a livello internazionale.

"Le evidenze della letteratura - spiega Suter - sostengono l'efficacia del metodo narrativo per lo sviluppo di competenze relazionali quali l'ascolto e l'empatia, per un migliore utilizzo delle parole, dei silenzi e del linguaggio non verbale e, infine, per imparare a gestire le proprie emozioni. Tutto ciò aiuta medici, infermieri e quanti ruotano in qualche modo intorno alla malattia a sviluppare empowerment e a prevenire il burn out". "La medicina praticata con competenza narrativa - precisa Charon - è la capacità di assorbire, interpretare e rispondere narrativamente alle storie di malattia e non". Secondo Suter, "queste competenze ed attitudini dovrebbero essere connaturati nell'atto della cura se solo l'ascolto e il caring non fossero divenuti così estranei alla medicina, troppo sbilanciata oggi nel mondo occidentale verso gli aspetti scientifici e tecnologici. La medicina narrativa propone allora metodi e strumenti concreti per sostenere un processo di cambiamento e di rinnovamento soprattutto a livello di relazioni interpersonali".

La medicina narrativa - ricorda il centro di Aviano in una nota - è parte essenziale e integrante della Patient Education (Pe), processo inaugurato al Cro nel 2007 e divenuto un modello: il ministero della Salute ha finanziato un progetto per replicarlo anche in altri Irccs italiani.