Abruzzo: glomeruli renali diventano opere d'arte all'Urologia di Vasto

Camici bianchi, pazienti e studentesse di Brera firmano 'Scintille di colore' 

Chieti, 3 apr. (Adnkronos Salute) - Centocinquanta opere d'arte, realizzate con un intreccio di fili variopinti da 30 operatori sanitari, diversi pazienti ricoverati e 10 allieve del biennio specialistico di Terapeutica artistica dell'Accademia di belle arti di Brera a Milano. I glomeruli renali, micro-filtri che depurano il sangue, diventano sculture grazie al progetto 'Artisti utili', che si è svolto per 2 settimane all'Urologia dell'ospedale di Vasto. L'iniziativa è stata presentata questa mattina alla stampa, durante un incontro al quale hanno partecipato, oltre al direttore dell'Unità operativa Luigi Schips, tutti gli attori coinvolti. Obiettivo dell'iniziativa: umanizzare l'assistenza. L'installazione, battezzata 'Scintille di colore', occupa un'intera parete del corridoio di Urologia e resterà in dotazione del reparto.

"Artisti utili è un esempio di arte sociale - sottolinea Adina Pugliese, responsabile scientifico del progetto - che offre nuove possibilità di conoscenza e di espressione artistica favorendo il coinvolgimento delle persone. Abbiamo realizzato la nostra opera condivisa per vivere la cura in uno spazio che dialoga con l'arte, che esige creazioni di valore umano e non contemplazione fine a se stessa". Docenti, allievi, pazienti e personale del reparto hanno utilizzato un'infinità di fili con accostamenti cromatici di grande impatto visivo, realizzando geometrie e forme astratte su supporti in legno di forma sferica, secondo l'ispirazione offerta dai glomeruli contenuti nella sostanza corticale del rene.

"Vivere la propria cura in uno spazio che accoglie l'arte - spiega Tiziana Tacconi, direttore del corso di Terapeutica artistica a Brera - favorisce la visione positiva della vita, in cui gioca un ruolo chiave l'esperienza condivisa. L'arte è tale quando genera fecondità, quando produce scambio, comunicazione, e trova la sua esistenza più piena in un luogo come l'ospedale, dove la complessità dell'uomo si manifesta interamente. E' proprio questo il luogo giusto per richiamare tutti a godere di quelle ricchezze che rendono l'arte viva e terapeutica". Grande soddisfazione è stata espressa da Schips, che evidenzia la valenza formativa del progetto, riconosciuta anche dall'Agenzia sanitaria nazionale con l'attribuzione di 50 crediti al personale che ha partecipato alle attività.

 


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