A Milano congresso Società italiana reumatologia dal 21 al 24 novembre 

Roma, 06 nov. (Adnkronos Salute) - Dolori alle ossa e alle articolazioni che possono diventare invalidanti. Sono le malattie reumatiche che colpiscono 10 milioni di italiani. La maggior parte sono patologie che attaccano l'apparato osteoarticolare e a soffrirne sono 6 milioni di connazionali. Mentre ad essere interessati dall'osteoporosi sono 4 milioni di cittadini. A fotografare in fenomeno per l'Adnkronos Salute è Giovanni Minisola, presidente della Società italiana di reumatologia. "Non vanno dimenticati - precisa Minisola - i circa 400 mila connazionali affetti da artrite reumatoide e i quasi 600 mila con altre patologie a componente immuno-infiammatoria (come l'artrite reumatoide e quella psoriasica)".

"Il dolore per questi pazienti - avverte Minisola - è un sintomo che deve essere assolutamente trattato. Il medico ha oggi a disposizione anche la legge n. 38 del 15 marzo del 2010 che semplifica le procedure di accesso al trattamento delle cure palliative con i farmaci oppiodi. Norme, purtroppo ancora poco applicate, che facilitano invece la prescrizione al medico e sono un aiuto per chi non ha risposto ad altri farmaci anti dolorifici". Le nuove ricerche farmacologiche e le future applicazioni per la cura dei malati reumatici saranno al centro del 49 esimo congresso della Società italiana di reumatologia (Sir) in programma a Milano dal 21 al 24 novembre.

"L'obiettivo del congresso - sottolinea Minisola - è sensibilizzare la popolazione rispetto alle più importanti problematiche che affronta la reumatologia italiana. A Milano ci saranno circa 150 tra moderatori e relatori pronti a dare spazio alle novità terapeutiche e farmacologiche in arrivo o già pronte. Come i nuovi meccanismi patogenetici dell'infiammazione. Inoltre ci sarà la possibilità di approfondire e riflettere su quali ostacoli frenano ancora l'impiego dei trattamenti del dolore. Infine - conclude - una parte del congresso sarà dedicata alle problematiche medico legali nelle quali possono imbattersi i camici bianchi nella pratica clinica quotidiana".