Psicologia: Vinciguerra su omosessualità, diversità mette ansia

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Roma, 28 ott. (Adnkronos Salute) - "La diversità è uno degli elementi che più mette ansia alle persone. Abbiamo bisogni di schemi d'identificazione certi che rappresentino categorie di giusto, sbagliato, adeguato, come se tutto ciò ci rendesse chiaro ed inequivocabile il percorso che dobbiamo tracciare per essere protetti dalle nostre paure e ci aiutasse ad identificare noi stessi". E' la riflessione di Paola Vinciguerra, psicoterapeuta presidente Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), dopo il suicidio di uno studente gay. "Dovremmo invece amare, ascoltare e non giudicare".

"Per quanto riguarda tutto ciò che riguarda il sesso abbiamo un'educazione strutturata nel tempo che ci porta a ritenerlo qualcosa di vietato di sporco. A testimonianza di ciò basta pensare alle mille barzellette sull'argomento. In più - riflette - abbiamo, specialmente in Italia, la cultura che l'uomo per andar bene deve sempre dimostrare di essere sessualmente capace e rispondente. Nella performance sessuale spesso s'identifica la positività della propria personalità, mille film ci testimoniano questo atteggiamento maschile teso a dimostrare la virilità come dimostrazione di un se capace e forte. Tutto ciò - prosegue - ci fa vivere l'omosessualità come sporca e pericolosa facendo mettere in atto comportamenti di giudizio negativo, dispregiativo e ghettizzante nei confronti di persone che spesso vivono questa loro realtà con tormento e disperazione. Dovremmo invece amare, ascoltare e non giudicare".

Queste persone "hanno bisogno di essere aiutate ad integrare la loro realtà omosessuale trovando un rapporto di equilibrio con loro stessi e con il mondo che li circonda. Non si deve combattere le differenze con le aggressioni, i maltrattamenti, gli sguardi di giudizio, le ghettizzazioni. Questo - sostiene - dimostra solo la nostra paura di colui che mina il nostro mondo con la sua diversità - conclude - Ci sentiamo protetti evidentemente nelle nostre fragili certezze".

 


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