Medicina: pubalgia 'del calciatore' spesso nasce da conformazione anca

Presa in tempo si sistema con la microchirurgia 

Milano, 18. set. (Adnkronos Salute) - "La pubalgia del giovane calciatore nell'80% dei casi è un'anca che non si muove a sufficienza, sovraccaricando il pube. Nasce da un problema congenito che si può sistemare in anticipo con la microchirurgia, evitando di arrivare al punto in cui l'anca è così rovinata da dover mettere una protesi". Lo spiega Raul Zini, docente della Scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia all'università Campus BioMedico di Roma, oggi a Milano in occasione della presentazione del XXI Congresso internazionale della Società italiana di artroscopia (Sia), che si terrà a Pesaro dal 2 al 4 ottobre.

La pubalgia si manifesta con un dolore che parte dall'osso del pube e si dirama a tutta la regione dell'inguine fino a causare anche impotenza funzionale, dovuta appunto al male. Negli ultimi anni, grazie alle moderne tecniche, si è venuti a conoscenza di una delle principali cause di questa condizione che colpisce spesso i calciatori. La conformazione scheletrica è la principale causa: "Se la testa del femore è troppo ovale - spiega Zini - quando si muove con il movimento tipico fatto quando si calcia il pallone, va ad urtare il bordo del 'menisco dell'anca'. Così si usura il menisco e si traumatizza la cartilagine che piano piano si stacca, e comincia l'artrosi dell'anca".

"Ho avuto anche la pubalgia, tra le altre cose - commenta Paolo Rossi, campione Mundial '82, presente alla conferenza - ma ai miei tempi non si sapevano tutte queste cose". Oggi invece grazie all'artroscopia, e alla pubalgia che fa da 'sentinella' al possibile problema dell'anca, si può 'giocare d'anticipo' e prevenire problemi più gravi, andando a 'limare' l'osso e permettendo alla persona di continuare a giocare senza usurare ulteriormente la cartilagine.

 


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