Sanità: dentisti Andi, sottratti a economia 1 mld per cure all'estero

E 9 miliardi per prestazioni odontoiatriche mancate 

Roma, 3 giu. (Adnkronos Salute) - "Il servizio studi Andi ha stimato in oltre un miliardo di euro la sola spesa degli italiani in cure odontoiatriche effettuate all'estero e sottratte all'economia nazionale. Senza contare il valore delle mancate cure dei pazienti che rinunciano alle prestazioni odontoiatriche (circa 33 milioni di persone) che potenzialmente potrebbe aggirarsi intorno ai 9 miliardi. Tutti soldi che non entrano nelle casse dello Stato". A scattare la fotografia è il presidente dell'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), Gianfranco Prada, che annuncia: "Nei prossimi giorni torneremo a chiedere, come abbiamo già più volte fatto con i loro predecessori, al ministro della Salute e a quello dell'Economia maggiori detrazioni per chi effettua cure odontoiatriche, perlomeno per i titolari di redditi più bassi".

"Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni - sottolinea Prada in una nota - hanno dimostrato che, a fronte di un momentaneo mancato incasso per lo Stato, vi è un incremento delle entrate fiscali per le categorie coinvolte e quindi più introiti per il fisco. Incrementare le detrazioni per le cure odontoiatriche renderebbe, poi, meno conveniente rivolgersi ai finti dentisti, un esercito di 10 mila 'ciarlatani' che giornalmente danneggiano la salute degli italiani".

Prada si leva qualche sassolino dalle scarpe: "È più rilevante una cucina nuova oppure poter masticare o poter curare la dentatura del proprio figlio? Per il governo Letta sembra più importante tutelare l'edilizia ed ora anche i mobilieri che aiutare gli italiani a curarsi. Il nostro sistema sanitario nazionale alle prese con le continue riduzioni dei finanziamenti, non riesce - aggiunge - a farsi carico delle richieste dei cittadini che hanno la necessità di curarsi; cittadini molto spesso impossibilitati a masticare anche perché non hanno le risorse per rivolgersi all'odontoiatria privata. E di questo non ha colpa il dentista libero professionista". (segue)

(Adnkronos Salute) - Prada affronta anche il tema delle tariffe: "Recenti indagini hanno evidenziato che dal 2008 la maggioranza dei dentisti Andi non ha aumentato le proprie tariffe, nonostante il rincaro dei costi per i servizi e i materiali utilizzati. Non è il dentista ad essere caro - sottolinea Prada - ma è fare una buona odontoiatria a costare ed è per questo motivo che il Ssn non riesce a offrire agli italiani neppure le prestazioni odontoiatriche di base, figuriamoci le cure ortodontiche e protesiche".

"Da tempo - conclude il numero uno dell'Andi - chiediamo ai governi di intervenire prevedendo sgravi fiscali per i pazienti che effettuano cure odontoiatriche: questo li aiuterebbe a sostenere la spesa e consentirebbe alle casse dello Stato di incassare maggiori introiti derivanti dalle maggiori tasse che i dentisti verserebbero".

 


Torna alle notizie di medicina / odontoiatria