Sanità: FedEmo, garantire cure bocca in tutta Italia per emofilici

Troppe differenze da regione a regione 

Roma, 6 mag. (Adnkronos Salute) - "100% cure: è lo slogan che FedEmo porta avanti da anni perché vengano colmate le differenze tra le Regioni per assicurare pari disponibilità di trattamento in Italia e, nel mondo, rendere accessibili le cure alla totalità dei malati emofilici. Quando parlo di trattamento e di cure mi riferisco anche al rapporto tra il paziente emofilico e le cure odontoiatriche: dalla prevenzione ai difetti della coagulazione fino alle Prestazioni ambulatoriali complesse (Pac), il paziente emofilico dovrebbe avere parità di trattamento in tutta Italia e il tutto il mondo". Lo dichiara Romano Arcieri, segretario generale della Federazione delle associazioni emofilici, nel corso di 'Malattie del cavo orale: un patto per la Salute', oggi presso l'Auditorium del ministero della Salute a Roma.

L'incontro è organizzato da Anpo e Collegio italiano primari ospedalieri di odontoiatria, odontostomatologia e chirurgia maxillo-facciale. "Quando ero bambino - ha spiegato Arcieri - non avevamo a disposizione profilassi o prodotti terapeutici per la cura dell'emofilia. Avevamo paura di farci male ogni volta che andavamo dal dentista per qualsiasi approccio invasivo. Tutto questo ha così condizionato le scelte di molti pazienti, che si sono sottoposti a cure dentarie con grande ritardo. Oggi abbiamo bisogno che le procedure invasive - come ad esempio gli impianti - che necessitano di una tecnica specifica e di un'adeguata copertura emostatica, siano effettuate all'interno di strutture con esperienza e competenze adeguate, e dove vi sia una stretta collaborazione tra lo specialista odontoiatrico e quello ematologico".

"Auspichiamo inoltre - prosegue - una maggiore informazione ai dentisti del territorio attraverso la divulgazione di materiale informativo definito tra l'odontoiatra e l'ematologo, oltre alla possibilità di sviluppare una rete di specialisti odontoiatrici di riferimento riconosciuti dalle Regioni: tutto questo creerebbe una vera e propria rete di sostegno ed innalzerebbe il livello delle cure offerte alla comunità emofilica in termini di appropriatezza". (segue)

(Adnkronos Salute) - Proprio in base all'esperienza su pazienti emofilici che necessitano di assistenza specifica in ambiente ospedaliero, Francesco Riva, primario chirurgia odontostomatologica Ospedale Eastman, ha proposto innovativi sistemi di memorizzazione anamnestica personalizzata su microchip protetti. Importante, secondo l'associazione, il messaggio rivolto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: al titolare del dicastero si chiede di farsi portavoce di un'innovativa proposta, che prevede di unificare la risposta alla risoluzione delle malattie del cavo orale sia nell'aspetto della prevenzione che in quello clinico-terapeutico.

Al ministro "si chiede inoltre di pianificare a livello nazionale una task force per risolvere tutti questi problemi e, di concerto con la conferenza Stato-Regioni, di emanare delle linee guida di questa revoluzione in una struttura gestionale sul modello della 'Rete assistenziale integrata'".

 


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