Salute: batteri bocca lasciano 'firma' unica, efficaci come impronte digitali

Ogni etnia ha propria popolazioni di microbi, strada per cure personalizzate 

Roma, 23 ott. (Adnkronos Salute) - (Embargo ore 23) - I batteri che si annidano nella bocca, in particolare sotto le gengive, creano una 'firma' microbica unica e legata all'etnia. Una sorta d'impronta digitale, ma del cavo orale. A stabilirlo è uno studio dell'Ohio State University pubblicato su 'Plos One'. Gli scienziati hanno identificato un totale di quasi 400 diverse specie di microbi presenti nel cavo orale di 100 partecipanti allo studio, appartenenti a quattro diverse etnie: afro-americani, bianchi, cinesi e latino americani. Solo il 2% delle specie batteriche è presente in tutti gli individui, ma in concentrazioni diverse per ogni etnia, e solo l'8% delle specie è stata rilevata nel 90% dei partecipanti. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che ogni gruppo etnico ha una sua 'firma' che lo distingue dalle comunità microbiche condivise.

Utilizzando solo i batteri che si trovano sotto le gengive, i microbi sottogengivali, gli scienziati sono riusciti a identificare l'etnia di un individuo con il 62% di attendibilità. Ma nel caso degli afro-americani la precisione della firma 'microbica' è arrivata al 100%. "Questo lavoro dimostra per la prima volta che il cibo e le abitudini di igiene orale, legate spesso al gruppo etnico di appartenenza, determinano quali batteri possono sopravvivere e prosperare nella bocca", afferma Purnima Kumar , autore della ricerca. "Non ci sono due persone che hanno esattamente gli stessi batteri", assicura. "La firma di questi organismi nel cavo orale - precisa - è veramente come un'impronta digitale".

I risultati potrebbero aiutare a spiegare perché le persone in alcuni gruppi etnici: soprattutto gli americani, gli afro-americani e i latino americani, sono più sensibili di altri a sviluppare le malattie che aggrediscono le gengive. Inoltre, la ricerca conferma anche che alcune tipologie di trattamenti odontoiatrici non sono appropriati per tutti. Ora la sfida è sviluppare un approccio più personalizzato alla cura della bocca. "Anche se è troppo presto per cambiare l'approccio odontoiatrico sulla base di questo lavoro - conclude Kumar - i risultati dimostrano che esiste un grande potenziale per sviluppare strumenti idonei a determinare in anticipo la suscettibilità di un paziente ad alcune patologie".

 


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