Trapianti: telefonini e internet per migliorare aderenza a cure anti-rigetto

 

Roma, 11 apr. (Adnkronos Salute) - Messaggini via telefonino e internet sempre più usati per migliorare l'aderenza alle terapie anti-rigetto. La sopravvivenza dopo un trapianto, infatti, è strettamente correlata al lavoro che viene fatto dal team trapiantologico, all'indomani dell'intervento. E la parola chiave per il successo è 'aderenza': alle terapie immunosoppressive innanzitutto, che proteggono dal rigetto del trapianto e a uno stile di vita adeguato. Per ricordare e motivare i pazienti, allora, arrivano gli Sms, chat e forum online.

"Questi pazienti – spiega dal Congresso sui trapianti in corso a Firenze Fabienne Dobbels, psicologa del Centre for Health Services and Nursing Research dell'università Cattolica di Lovanio (Belgio) e membro del gruppo di ricerca internazionale Leuven-Basel Adherence Research Group – dal momento del trapianto, sono obbligati a prendere una complessa terapia a base di farmaci anti-rigetto a vita e a seguire uno stile di vita salutare". Ma non è facile, e alcuni pazienti hanno dei momenti di scoraggiamento e di stanchezza, che li portano ad abbandonare farmaci e buon senso.

"Bisogna anche considerare – prosegue Dobbels - che i pazienti vedono il team trapiantologico per un'ora alla settimana o al mese, mentre il vero sforzo è quello che viene richiesto loro, nel seguire le prescrizioni 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana. Completamente in balia della loro buona volontà, senza la presenza di medici, infermieri o psicologi. Tutto viene affidato all'autogestione, e questa può essere insegnata e implementata nella pratica quotidiana. In questo possono essere di grande aiuto le health technologies". (segue)

(Adnkronos Salute) - Si va dalla telemedicina, alla tele-care - cioè al monitoraggio di una persona anziana che vive da sola in casa - alla tele-health, definita come uno scambio interattivo di informazioni tra un paziente e un medico a distanza. "Quest'ultima – spiega la Dobbels – non solo viene usata per monitorare a distanza e scambiare informazioni ma anche per fornire feedback, sostenere psicologicamente i pazienti e supportare i loro comportamenti salutari. Ci sono diverse opzioni strumentali: dagli Sms a Internet.

E' possibile ad esempio mandare un messaggino per ricordare al paziente che è ora di prendere le medicine; il paziente è tenuto a rispondere con un Sms in codice e se non risponde al messaggio, viene mandato un altro Sms; se non risponde neppure a questo, un membro del team trapiantologico o il medico stesso cercherà di contattarlo al telefono. Con i messaggini si possono ricordare ai pazienti i loro appuntamenti, o anche mandare messaggi motivazionali. Ci sono anche programmi su Internet che non servono tanto a educare il paziente, quanto a sfruttare la componente di interattività, come forum, chat rooms, videogame per teenager, gruppi di discussione; altri programmi infine consentono di avere accesso al proprio medico per ricevere un consiglio personalizzato".

 


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