Ricerca: più facile per non vedenti usare iPad, progetto 'Blindpad'

Iit di Genova, percepire contenuti grafici su dispositivi digitali mobili 

Roma, 17 gen. (Adnkronos Salute) - Si chiama 'Blindpad' il progetto europeo per la realizzazione di dispositivi tattili in grado di far percepire i contenuti grafici sui dispositivi digitali mobili a persone ipovedenti o non vedenti. L'iniziativa vede come capofila l'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova e ha l'obiettivo il miglioramento della qualità della vita delle persone con gravi disturbi della vista e non solo. Il progetto si sviluppa nell'ambito del programma della Commissione Europea "Ict Work programme 2013" del Settimo Programma Quadro e vede impegnato un consorzio internazionale composto da istituti di ricerca, di riabilitazione e aziende, coordinato dall'Iit.

'Blindpad' vuole realizzare un'alternativa che sfrutta il senso del tatto per trasmettere le informazioni grafiche necessarie a comprendere concetti astratti, ad esempio quello della forma geometrica o acquisire informazioni sull'ambiente circostante, la presenza e localizzazione di una porta. Nell'era del web e dei dispositivi elettronici moderni, infatti, è diventato difficile per le persone con gravi disturbi visivi, approcciarsi e utilizzare i contenuti grafici veicolati da strumenti che favoriscono il senso della vista. 'Blindpad', o dispositivo personale per ciechi e ipovedenti, introdurrà nuove superfici 'touchable' nei dispositivi digitali mobili, in grado di trasmettere contenuti grafici semplici attraverso sensazioni tattili. (segue)

(Adnkronos Salute) - Il nuovo strumento sarà concepito in tutti gli aspetti chiave necessari alla realizzazione di un oggetto pratico e trasferibile nella vita delle persone disabili: nuovi materiali, un disegno che risponda alle esigenze degli utenti, efficienza energetica e costi contenuti. Collaborerà all'iniziativa l'Istituto David Chiossone Onlus, una struttura completa capace di offrire servizi residenziali, e non, per affrontare al meglio il problema dell'handicap visivo e della pluridisabilità in tutte le fasce di età, che avrà ruolo centrale nell'interazione tra ricercatore e persone con disabilità. Grazie a questa partnership, il prototipo sarà, infatti, concepito e verificato nella sua efficacia direttamente con i potenziali utenti.

"'Blindpad' coinvolge competenze scientifiche differenti e istituti che hanno come obiettivo della delle loro attività il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità - afferma Luca Brayda, ricercatore all'Iit e coordinatore del progetto - il nostro obiettivo è sviluppare una nuova classe di dispositivi digitali che stimolino il senso de tatto, progettati per favorire l'inclusione sociale attraverso un uso mirato ed efficace delle sensorialità residue. Possiamo sfruttare - osserva - tutti gli aspetti positivi che l'interazione tra uomo e macchina porta per lo sviluppo della conoscenza, e applicarlo al potenziamento delle tecnologie applicate all'istruzione". Gli altri partner del progetto sono: l'Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (Epfl) in Svizzera, GeoMobile GmbH in in Germania, Fundacja Instytut Rozwoju Regionalnego (Firr) in Polonia, Ateknea Invention and Research Centre Ltd in Ungheria.

 


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