Tumori: vaccino anti-Hpv, in Italia copertura completa ferma al 69%

Settimana europea prevenzione cancro cervice uterina 

Roma, 21 gen. (Adnkronos Salute) - E' iniziata domenica 19 gennaio e si concluderà sabato 25 l'VIII edizione della settimana europea della prevenzione del cancro della cervice uterina. L'iniziativa, promossa da Onda (Osservatorio nazionale per la salute della donna) attraverso il progetto Aurora, nasce per diffondere l'informazione e promuovere lo screening del tumore del collo dell'utero, causato dal Papilloma virus umano (Hpv). Secondo i dati aggiornati al 30 giugno 2013, forniti dal Centro nazionale di epidemiologia sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) e pubblicati dall’Istituto superiore di sanità, la copertura media nazionale per le coorti 1997, 1998 e 1999 è intorno al 69% per tre dosi di vaccino: non è stato quindi raggiunto l’obiettivo (≥ 70%) prefissato dal Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2012-2014.

Il rapporto evidenzia una grande disomogeneità nell’accesso al vaccino a livello regionale: dalla 'virtuosa' Toscana (nelle tre coorti prese in esame registra una copertura superiore all’80% per tre dosi di vaccino) ai risultati di Sicilia e Campania, che non superano rispettivamente il 56% e il 62%. Oltre alla prevenzione secondaria effettuata attraverso il Pap-test, esame di screening in grado di individuare precocemente le alterazioni delle cellule del collo dell’utero, esiste anche una forma di prevenzione primaria: la disponibilità di due vaccini che svolgono un’azione protettiva nei confronti dei due sierotipi dell'Hpv, responsabili del 70% dei casi del carcinoma uterino.

Onda ha coordinato come main partner il Progetto europeo Aurora, che coinvolge, oltre all’Italia, 10 Paesi (Lettonia, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Polonia, Grecia). Obiettivo dell'iniziativa, "individuare una strategia comune, volta a promuovere lo screening del tumore del collo dell'utero nei nuovi Stati membri dell’Unione Europea, nelle donne in età riproduttiva (30-69 anni), con particolare attenzione ai gruppi di popolazione più difficili da raggiungere, e a favorire uno scambio europeo di informazioni e conoscenze sull'attuazione di buone prassi per la prevenzione e la difesa dal cancro della cervice uterina", ricorda l'organizzazione in una nota. (segue)

(Adnkronos Salute) - Il progetto ha sviluppato un modello di training volto a formare gli addetti ai lavori sulla prevenzione di questo tumore. Più di 200 operatori sanitari e 68 figure impegnate nel campo dell’advocacy sono stati coinvolti in due corsi europei. "Sebbene l’Italia - afferma Francesca Merzagora, presidente di Onda - sia stato il primo Paese in Europa a lanciare nel 2008 una campagna di immunizzazione gratuita, rivolta alle ragazze preadolescenti nel dodicesimo anno di vita, i dati del rapporto registrano una copertura vaccinale molto variabile sul territorio nazionale".

Inoltre "nonostante sia stata dimostrata la sicurezza del vaccino anti-Hpv, in grado di offrire un’efficace protezione nei confronti del 70% circa dei carcinomi uterini, ancora oggi persistono molti dubbi e perplessità". "Fondamentale - dichiara Walter Ricciardi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica del policlinico Gemelli di Roma - è la promozione e l’implementazione di programmi informativi per la sensibilizzazione delle ragazze e, soprattutto, dei genitori, sull’importanza cruciale del vaccino".

 


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