Medicina: studio, +32% fratture femore in 10 anni
Medicina: studio, +32% fratture femore in 10 anni

Da 72.000 nel 2000 a oltre 93.000 nel 2009 

Aumentano i 'crack' alle ossa conseguenza dell'osteroporosi. Le fratture femorali negli 'over 65' sono passate da poco meno di 72.000 nel 2000 (56.000 donne e 16.000 uomini) a oltre 93.000 nel 2009 (72.000 donne e 21.000 uomini): un aumento del 28% per le donne e addirittura del 36% per gli uomini in 10 anni (+32% in media). Queste le dimensioni del problema, come risulta da 15 anni di ricerche condotte dall'epidemiologo Prisco Piscitelli, direttore del laboratorio di ricerca sull'Osteoporosi dell'Isbem (Istituto scientifico biomedico euro mediterraneo): 839.000 anziani ricoverati per frattura di femore nel decennio 2000-2009, con circa 120.000 decessi stimati e 150.000 casi d'invalidità permanente, quantificabili in costi per il Ssn superiori a 9 miliardi e mezzo di euro, a cui aggiungere un altro miliardo di euro a carico dell'Inps.

I numeri emergono da uno studio pubblicato sul numero di luglio del 'World Journal of Orthopaedics', condotto da Piscitelli e coordinato da Umberto Tarantino dell'Università di Roma Tor Vergata, con la collaborazione della Seconda Università di Napoli e dell'Università di Firenze sui dati dei ricoveri ospedalieri forniti dalla direzione generale del Sistema informativo coordinamento e sviluppo del ministero della Salute. "E' dal 2002 che ci dedichiamo all'analisi dei flussi di ricovero per frattura femorale negli anziani - spiega Piscitelli - i nostri sforzi hanno finora portato a dimostrare che il problema delle complicanze fratturative dell'osteoporosi ha assunto dimensioni paragonabili per incidenza e costi a quelle dell'infarto e degli ictus cerebrali, un dato ormai recepito anche dalle autorità sanitarie nazionali".

"Quello che emerge per la prima volta in quest'ultima ricerca - aggiunge - è che nelle donne di età compresa tra 65 e 74 anni si osserva una riduzione del 7,9% in termini di incidenza di fratture di femore tra il 2004 e il 2009, col numero delle fratture femorali in questa fascia di età che ritorna ai livelli più bassi mai registrati dal 2000 (non più di 9.300 fratture nell'ultimo anno esaminato). E in alcune Regioni italiane il trend di riduzione delle fratture di femore sembrerebbe coinvolgere anche le donne di età compresa tra 75 e 84 anni".

"Sono infatti gli 'over 85' a pesare per il 40% del totale delle fratture di femore nonostante rappresentino solo il 2,5% della popolazione italiana (in particolare le donne over 85 ammontano al 30% del totale fratture) - precisa Tarantino, direttore della Uoc di Ortopedia e Traumatologia della Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma - i risultati del nostro studio che attestano una riduzione delle fratture nelle donne meno anziane fino al 2009 sembrano confermati anche da analisi preliminari sui ricoveri del 2012. È impossibile non collegare questi primi segnali positivi alla crescente attenzione verso la prevenzione dell'osteoporosi, risultato di una maggiore cultura e sensibilità da parte dei medici di famiglia e degli specialisti, oltre che di una più ampia disponibilità di farmaci efficaci nel ridurre il rischio di frattura".

 


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