Salute: gambe 'a ragnatela' per 70% italiane, autunno stagione a rischio

Dopo l'estate si trascurano, a Milano incontro Onda per consigli ad hoc 

Milano, 6 ott. (Adnkronos Salute) - Autunno stagione nemica delle gambe. Se in estate l'abbronzatura 'maschera' le imperfezioni e le passeggiate al mare o tra i monti aiutano la circolazione, ai primi freddi su cosce e polpacci i riflettori si spengono: le gonne si allungano, si rispolverano le calze e con la routine quotidiana riprendono anche le cattive abitudini. Sedentarietà, dieta sbilanciata, fumo, stress da lavoro e posture scorrette. Tutti fattori a rischio soprattutto per quel 25% della popolazione dei Paesi industrializzati - in netta prevalenza donne - che soffre di malattie vascolari. Per esempio le gambe 'a ragnatela', con capillari visibili o vere e proprie micro varici che secondo gli esperti affliggono quasi il 70% della popolazione femminile adulta, in alcuni casi già a partire dai 30 anni.

Se ne parlerà questo pomeriggio a Milano all'incontro 'Gambe, quando salute è sinonimo di bellezza', organizzato da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) in collaborazione con gli specialisti dell'Ide (Istituto dermatologico europeo) e con il patrocinio della Regione Lombardia. L'appuntamento è alle 17.30 nella Sala Convegni di Intesa San Paolo, in piazza Belgioioso, 1.

I fastidiosi 'ricami' più o meno visibili sulla pelle delle gambe indicano un'insufficienza venosa e si associano spesso a dolore, gonfiore, sensazione di pesantezza, alterazioni della cute (discromie, ulcerazioni), parestesie (alterazioni della sensibilità), prurito, crampi notturni. In particolare, lamentano disturbi soprattutto le persone in sovrappeso, le donne che hanno avuto più gravidanze e le over 60. Ma anche se la salute delle gambe è fondamentalmente un problema 'in rosa', sono proprio le donne a sottovalutarla. "In vista dell'estate cresce l'attenzione per motivi estetici - osservano gli esperti - ma già all'inizio dell'autunno tutti i buoni propositi finiscono in un cassetto. Eppure le nostre gambe sono importantissimi strumenti per il controllo della nostra salute. Soprattutto, dalla loro condizione è possibile leggere le caratteristiche della nostra circolazione. Trattarle bene è fondamentale". (segue)

(Adnkronos Salute) - "Se le gambe presentano irregolarità, diminuzione di tono cutaneo, o compaiono venuzze scure molto visibili - avverte Francesca Merzagora, presidente di Onda - ci troviamo di fronte a campanelli di allarme che riguardano la circolazione e la nostra salute". Per prima cosa, suggerisce Andrea Preziosi, specialista in chirurgia vascolare, "in caso di sintomi estetici o pruriti servono un esame clinico accurato (visita angiologia e chirurgica vascolare) e una diagnostica vascolare non invasiva (ecocolordoppler venoso degli arti inferiori), per verificare lo stadio dell'insufficienza venosa. In base a questo è possibile intervenire, sia dal lato estetico che dal lato medico". A partire dagli interventi più soft come la fisioterapia con linfodrenaggio manuale.

Ma è indispensabile agire anche sugli stili di vita. "Oltre alle consuete attenzioni a cibo e attività fisica - dice Sandra Lorenzi, specialista in dermatologia e venereologia - è utile dormire con le gambe sollevate di una decina di centimetri, fare una breve passeggiata durante i viaggi più lunghi in auto e in aereo. Può dare sollievo ed essere molto utile anche avvolgere le gambe con calze e bendaggi elastici per impedire alle vene di dilatarsi. L'impiego di farmaci vasoprotettori, naturali o sintetici, è utile per rinforzare l'elasticità dei vasi e ridurre il gonfiore alle gambe".

Ci sono poi interventi sempre più 'soft'. "Il trattamento più diffuso è la scleroterapia con liquidi chimici, o in alternativa con soluzione salina ipertonica - spiega Patrizia Gilardino, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva - Il meccanismo d'azione è lo stesso di quello dei farmaci tradizionali (l'induzione della fibrosi delle pareti dei vasi e il loro progressivo riassorbimento), ma senza tossicità, pericolo di allergie o altre controindicazioni. Con questa metodica è possibile trattare molti vasi nella stessa seduta, abbreviando i tempi di trattamento, senza rischio di incorrere nella formazione di macchie residue e senza necessità di bendaggi post trattamento. Solo nei casi in cui persistano teleangectasie molto fini, quindi difficilmente trattabili con la scleroterapia, e di colore rosso, dopo la scleroterapia può essere utile una fase di laserterapia". (segue)

(Adnkronos Salute) - Non solo le gambe, ma anche i piedi e le unghie dei piedi - assicurano gli esperti - sono una 'pagina aperta' sulla nostra salute. "Spesso - evidenzia Lorenzi - la comparsa di lesioni localizzate sul piede sottintende la presenza di problemi ad altri organi o tessuti. Malattie molto conosciute come quelle vascolari o neurologiche periferiche, o come il diabete, hanno nel piede segnali di allarme".

Quanto alle unghie, qualche esempio di segnali d'allarme sono "la sindrome delle unghie gialle, le leuconichie apparenti (chiazze bianche), le alterazioni capillaroscopiche delle piega ungueale prossimale. Esistono distrofie ungueali che si osservano in particolare in pazienti con malattie vascolari periferiche come onicosi (distacco dell'unghia), linee di Beau (solchi trasversali dell'unghia), fragilità".

Infine, "l'immobilità con conseguente minore flusso periferico è causa di una importante riduzione della velocità di crescita ungueale, con conseguente ispessimento della lamina ungueale fino a veri e propri casi di onicogrifosi (unghia deformata e incurvata verso il basso, come un artiglio) che possono essere la base per una successiva colonizzazione micotica", conclude la dermatologa.

 


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