Pediatria: a primavera tormento pollini per 1,2 mln di bambini

Al Bambino Gesù di Roma parte ambulatorio ad hoc 

Roma, 20 mar. (Adnkronos Salute) - Starnuti, occhi rossi, difficoltà a guardare la luce, naso che cola e rendimento scolastico in picchiata. Tra marzo e aprile cipressi, mimose, ulivi, parietarie e graminacee rappresentano un problema per circa 18 milioni di persone, di cui 1 milione e 200 mila sono bambini. E nel mondo aumentano le riniti a causa del riscaldamento globale. Proprio pensando ai piccoli pazienti parte "Ambulatorio Sos pollini", il nuovo servizio dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù dedicato ai bambini allergici alle prese con il 'tormento' della pollinazione primaverile.

Nell'ospedale pediatrico, centro specializzato per la diagnosi e cura di tutte le patologie allergiche, ogni anno vengono trattati circa 8.000 bambini e ragazzi, il 50% per problemi di pollinosi. A partire dal 1 aprile sarà possibile prendere un appuntamento "espresso" con gli esperti dell'ambulatorio - attivo ogni mercoledì mattina - chiamando lo 06.6859.3570 (dal lunedì al venerdì, tra le ore 12 e le 13). Le visite si terranno nella sede dell'Ospedale di San Paolo Fuori le Mura (viale di San Paolo, 15 – Roma).

Secondo i dati della World Allergy Organization, nel 2014 si è registrato un aumento delle persone affette da rinite allergica. Il trend in crescita è legato alle variazioni climatiche: se per l'uomo è impercettibile, l'aumento di circa mezzo grado centigrado della temperatura è invece molto significativo per le piante che tendono a prolungare il loro periodo di pollinazione. Alcune specie hanno anticipato anche di un mese il periodo di fioritura, altre hanno raddoppiato il numero delle pollinazioni nel corso dell'anno: primavera e autunno. (segue)

(Adnkronos Salute) - Per molti giovani allergici, spiegano gli esperti del Bambino Gesù, la primavera è un momento particolarmente difficile. Recenti studi provano infatti che l'allergia è legata a una riduzione del rendimento scolastico: in questo periodo dormono peggio, hanno difficoltà di concentrazione e, soprattutto se il giorno della prova manifestano sintomi o assumono antistaminici, vengono più facilmente bocciati agli esami e ai test di matematica e di letteratura".

Se per gli adulti è prevista anche l'automedicazione, i bambini allergici devono seguire precise indicazioni: in caso di rinite acuta si ricorre agli antistaminici e al cortisone spray; per placare la tosse si possono utilizzare i broncodilatatori, mentre per i casi più complessi e per prevenire manifestazioni asmatiche è possibile intervenire con cicli di corticosteroidi. Per la congiuntivite si possono utilizzare colliri antistaminici o cortisonici. E in alcuni casi particolari è necessario proteggere dalla luce gli occhi dei bambini con degli occhiali scuri.

"La guerra alle allergie - sottolinea Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù - si vince con i vaccini, ovvero con la iposensibilizzazione specifica, disponibile sia nella tradizionale somministrazione sottocutanea che per via sublinguale. Per evitare il riaffacciarsi dei sintomi è necessario prevenire con farmaci che impediscano al polline respirato infiammare le mucose. Le cure dovranno poi essere continuate per tutta la stagione di esposizione. Sapendo a cosa si è allergici è inoltre possibile pianificare i tempi della terapia e programmare le vacanze in periodi di alta pollinazione evitando, così, il contatto con gli allergeni presenti nelle città o nelle campagne".

 


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