Visite fiscali si cambia, dal 1 settembre in vigore il polo unico
Visite fiscali si cambia, dal 1 settembre in vigore il polo unico

Boeri: "In alcune aree pochi medici fiscali, apriremo bando. Nell'immediato affronteremo questa problematica ricorrendo ai medici dell'Inps e convenzionati" 

Visite fiscali, si cambia. Dal 1 settembre l'Inps avrà la competenza esclusiva anche per i lavoratori del settore pubblico, e non più solo per quello privato. A partire da venerdì, infatti, prenderà forma il 'Polo unico della medicina fiscale', come prevede la recente normativa. L'obiettivo principale di questa novità è ottimizzare un servizio rendendo il controllo più efficiente e con un possibile risparmio di risorse. I contenuti della norma sono stati illustrati nel dettaglio oggi 30 agosto, dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, in una conferenza stampa a Roma.

"L'ottimizzazione del servizio e la razionalizzazione delle risorse, nonché il superamento di eventuali criticità che potranno presentarsi dal primo settembre - spiega Alfredo Petrone, segretario nazionale del settore Fimmg Inps - potranno essere definitivamente ottenute con un Accordo collettivo nazionale, da stipulare tra l'Inps e i sindacati di categoria maggiormente rappresentativi, come previsto dall'Atto di indirizzo di cui si attende l'uscita, che migliorerà il servizio, garantendo nel contempo la stabilizzazione di tutta la categoria”.

Al momento sono ancora attesi i decreti attuativi, anche relativi alla futura armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità, oggi diverse per le due categorie di lavoratori (per il lavoratore privato le fasce sono 10-12 e 17-19, mentre nel settore pubblico la reperibilità è nelle fasce 9-13 e 15-18). Un punto su cui Boeri, già in alcune occasioni, ha espresso il proprio favore all'ampliamento delle fasce di reperibilità per i lavoratori del comparto privato. Nel frattempo l'Inps ha già emanato alcune istruzioni di carattere operativo, per rendere tempestiva ed efficace l'entrata in vigore della norma fin dal 1 settembre.

Restano esclusi dalla riforma il personale delle forze armate e dei corpi armati dello Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (Esercito, Marina militare, Aeronautica militare, Guardia di finanza e Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili del fuoco, escluso il personale volontario), nonché gli enti pubblici economici, gli enti morali, le aziende speciali. Inoltre non potranno essere sottoposti ad accertamento i lavoratori per i quali sia in corso un'istruttoria per il riconoscimento dell'infortunio sul lavoro o della malattia professionale. Intanto l'Istituto sta offrendo anche alcune istruzioni per tamponare eventuali criticità legate a un'insufficiente presenza di medici in alcuni territori, legata o allo scarso numero di medici o alla numerosità della richiesta di accertamenti.

"Abbiamo un problema di carenza di medici fiscali in alcune realtà territoriali. Più che un problema di numero, è di distribuzione di medici. Ad esempio in Lombardia c'è una carenza di medici fiscali". Lo afferma oggi a Roma il presidente dell'Inps, Tito Boeri.

"In generale - spiega - nell'immediato affronteremo questa problematica ricorrendo ai medici dell'Inps e convenzionati, poi a regime affronteremo il problema con un bando che sarà aperto a persone che abbiano le competenze che noi richiediamo, soprattutto in termini di medicina legale".

"Guarderemo con particolare attenzione ai curricula di coloro che hanno già esperienze maturate anche nell'ambito delle Asl - precisa Boeri - Chiaramente a questi medici si estenderà la convenzione che andremo ad adottare con i medici fiscali".

 


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