Sud-Est asiatico, paura per diffusione malaria resistente a farmaci
Sud-Est asiatico, paura per diffusione malaria resistente a farmaci

Parassiti 'discendenti' di un ceppo di malaria multi-resistente alle cure stanno sostituendo le popolazioni di microrganismi locali in Vietnam, Laos e Thailandia nord-orientale 

Una forma di malaria resistente ai farmaci si sta diffondendo rapidamente dalla Cambogia ai Paesi vicini del Sud-Est asiatico. I ricercatori del Wellcome Sanger Institute, dell'Università di Oxford e della Mahidol University di Bangkok hanno scoperto che i parassiti 'discendenti' di un ceppo di malaria multi-resistente alle cure stanno sostituendo le popolazioni di microrganismi locali in Vietnam, Laos e Thailandia nord-orientale. Il 'super-ceppo' ha inoltre subìto ulteriori nuove mutazioni genetiche che potrebbero rafforzare ancora di più la sua resistenza.

Lo studio, pubblicato su 'The Lancet Infectious Diseases', lancia dunque un allarme non da poco: gli sforzi globali che si stanno portando avanti da anni per eliminare la malaria potrebbero venire minati, soprattutto da eventuali ritardi nell'individuare e nell'agire contro la diffusione dei nuovi parassiti. E' dunque molto importante la sorveglianza e la concomitante analisi genetica dei campioni raccolti.

La malaria è causata da parassiti Plasmodium che si diffondono attraverso le punture di zanzara. L'Organizzazione mondiale della sanità stima che nel 2017 siano state infettate circa 220 milioni di persone, causando almeno 400.000 morti. La malattia può essere curata se diagnosticata abbastanza presto: nell'ultimo decennio, il trattamento di prima linea per la malaria in molte aree dell'Asia è stata una combinazione di due potenti farmaci antimalarici - la diidroartemisinina e la piperachina - un 'mix' noto come Dha-Ppq.

In passato i ricercatori avevano già evidenziato che il ceppo resistente, chiamato Kel1/Pla1, si era diffuso in Cambogia tra il 2007 e il 2013. La nuova analisi ha rivelato che la situazione è peggiorata molto dopo il 2013: i parassiti resistenti a più farmaci si sono diffusi in altri Paesi dell'area e in alcune regioni costituiscono ora oltre l'80% dei campioni analizzati. Oltre alla diffusione geografica c'è stata inoltre un'evoluzione genetica che rafforza la resistenza della malaria ai medicinali.

Olivo Miotto, autore senior dello studio, avverte: "La velocità con cui i parassiti della malaria resistenti si sono diffusi nel sud-est asiatico è molto preoccupante. E' possibile che altri farmaci possano essere ancora efficaci, ma la situazione è estremamente fragile e questo studio evidenzia la necessità di un'azione urgente per eliminare i parassiti soprattutto dalla sottoregione del Mekong maggiore, per impedire che si diffondano e si evolvano ulteriormente". Lo spettro più terrificante è che possano arrivare in Africa, dove si verifica la maggior parte dei casi e delle morti per malaria e dove gli strumenti per combatterla sono storicamente più deboli.

 


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