Sla, al Gemelli prima Biobanca nazionale, 380 mila campioni
Sla, al Gemelli prima Biobanca nazionale, 380 mila campioni

Inaugurata oggi dal premier Conte con Aisla 

Nasce la prima Biobanca per la conservazione dei tessuti biologici necessari alla ricerca dedicata alla sclerosi laterale amiotrofica (Sla), che potrà contenere fino a 380 mila campioni biologici (tessuti e sangue). La nuova struttura è stata inaugurata oggi dal premier Giuseppe Conte e dall’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla) alla Fondazione Policlinico universitario Gemelli Irccs di Roma. Gli scienziati italiani e i ricercatori di tutto il mondo potranno contare su uno strumento essenziale per la ricerca sulla Sla, malattia neurodegenerativa che colpisce 6000 italiani.

Il taglio del nastro della Biobanca arriva in occasione della Giornata mondiale sulla Sla, che si celebra in tutto il mondo il 21 giugno. La struttura sarà gestita da XBiogem, (BioRep Gemelli Biobanca), società nata dalla collaborazione tra il Gemelli e BioRep, il centro di risorse biologiche del gruppo Sapio. La Biobanca comprende 10 contenitori per la crioconservazione a vapore d’azoto a temperature comprese tra -20 e -190 gradi centigradi. La struttura è stata pensata non solo per poter ricevere e stoccare i campioni biologici dai centri di ricerca, secondo criteri standard ottimali per la ricerca scientifica, ma anche per poterli condividere e inviare ai ricercatori che ne fanno richiesta.

Sarà stilato un catalogo con i campioni stoccati, consultabile dagli scienziati italiani e stranieri; e potrà essere gestito anche l’invio dei tessuti ai centri di ricerca, sempre nel rispetto dei criteri di corretta conservazione dei campioni. La creazione della Biobanca e l’avvio delle attività sono stati possibili grazie ad una donazione di 300 mila euro di Selex Gruppo Commerciale. La cifra è stata raccolta anche grazie alla campagna nazionale 'Un gesto con il cuore per sostenere la ricerca contro la Sla'.

La biobanca avrà la disponibilità di campioni biologici di persone affette da Sla, raccolti secondo standard internazionali e nel rispetto delle norme sulla privacy (i campioni sono catalogati in modo anonimo). Questo sarà fondamentale per condurre ricerche scientifiche sulla patologia, per verificare in vitro sia la reazione a test con nuove molecole, sia la possibilità di identificare marker della patologia. A oggi, infatti, nonostante i tanti passi avanti fatti dalla ricerca negli ultimi venti anni, le cause della Sla sono sconosciute e non sono ancora state trovate cure risolutive.

"Nel nostro ospedale, ricerca scientifica e cura si legano inscindibilmente con alta specializzazione e tecnologie innovative a disposizione di tutti i malati - ha affermato Giovanni Raimondi, presidente di Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs - La Biobanca è un nuovo importante tassello di questo mosaico di struttura d’avanguardia, la cui realizzazione è un esempio di fruttuosa sinergia tra industria, strutture ospedaliere e associazionismo per il raggiungimento di risultati nella ricerca di cure contro la Sla. Siamo onorati che il Presidente del Consiglio abbia voluto, con la sua partecipazione a questa giornata inaugurale, esprimerci sostegno e incoraggiamento".

"Nella giornata in cui si celebra in tutto il mondo la speranza di cura sulla Sla, siamo felici di aver accolto al Centro clinico Nemo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e di aver fatto conoscere il nostro modello di presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari - ha sottolineato il presidente dei Centri clinici Nemo, Alberto Fontana - Nemo pone al centro ogni giorno il bisogno della persona, mantenendo sempre lo sguardo rivolto al futuro. E oggi, con la nascita della prima Biobanca nazionale per la ricerca sulla Sla, non possiamo che festeggiare un importante passo avanti nella ricerca. Una ricerca che parte dal contributo e dal valore di ogni persona che vive la malattia".

 


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