Sip a Salvini, solo 3,5% budget per salute mentale
Sip a Salvini, solo 3,5% budget per salute mentale

'L'unico abbandono è quello dello Stato' 

"L’unico abbandono che si deve riconoscere" è quello "colpevole dello Stato, che spende un misero 3,5% del budget della sanità per il settore della salute mentale, a fronte di medie del 10-15% di altri grandi paesi europei". La Società italiana di psichiatria commenta così in una nota le recenti dichiarazioni del vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ospite della trasmissione 'In Onda' su La7 nei giorni scorsi, ha sostenuto come nel campo della psichiatria "bisogna rivedere un sistema che, con la chiusura delle strutture, ha lasciato tutto sulle spalle dei familiari", denunciando una "esplosione di aggressioni" da parte di persone affette da disturbi mentali.

La Sip fa notare che il budget esiguo impiegato per il settore della salute mentale lascia "sguarniti di personale i servizi, che attualmente hanno un deficit di operatori che va dal 25 al 75% in meno dello standard previsto di 1 operatore ogni 1500 abitanti in 14 regioni/province autonome su 21. Operatori - sottolineano gli psichiatri - che sono spesso vittime di aggressioni e violenze che spesso nulla hanno a che fare con le malattie mentali, perché commesse da persone con precedenti penali e sotto effetto di sostanze, portati di peso nei pronto soccorso psichiatrici".

La comunicazione a firma del presidente, Bernardo Carpiniello, del segretario nazionale Enrico Zanalda, e del past president Claudio Mencacci ribadisce inoltre che non risulta alcun incremento dei reati contro la persona da parte di persone affette da disturbi mentali, e che non più del 5% dei reati gravi è attribuibile ad esse. "Quanto affermato dall’onorevole Salvini - sottolineano i vertici Sip - è dunque destituito di ogni fondamento scientifico, statistico, sociale. Certamente però è foriero di nuovi consensi, sulla pelle delle persone malate".

 


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