Sindacati medici, modificare decreti per tutelarci
Sindacati medici, modificare decreti per tutelarci

Tra le richieste escludere la responsabilità penale e civile degli esercenti le professioni sanitarie per eventi avversi verificatisi nel periodo dell’emergenza epidemica 

L’Intersindacale della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria chiede al Governo e al Parlamento di "modificare i decreti legge emanati per contrastare l’emergenza da Covid-19 e tutelare i medici e gli operatori sanitari". L'Intersindacale rappresenta la maggior parte delle sigle sindacali che rappresentano i medici dirigenti dipendenti del Ssn.

Tra le richieste quella di "escludere la responsabilità penale e civile degli esercenti le professioni sanitarie per eventi avversi verificatisi nel periodo dell’emergenza epidemica; rispettare le norme nazionali e comunitarie sui dispositivi di protezione e tutte le tutele di legge previste per il personale sanitario, modificando l’articolo 34 del decreto Legge 2 marzo 2020 numero 9. Di rendere obbligatorio attraverso modifiche all’articolo 7 del decreto legge 9 marzo 2020, l'isolamento fiduciario per 72 ore degli operatori sanitari che siano stati, senza idonea protezione, a stretto contatto di pazienti Covid-19, sottoponendoli a tampone prima della scadenza del periodo per decidere sul proseguimento della quarantena".

E ancora: "assumere specialisti con rapporti di lavoro strutturati, a tempo indeterminato o determinato con successiva stabilizzazione, attingendo da graduatorie esistenti o mediante avvisi pubblici da effettuare con procedure semplificate di durata non superiore a 7 giorni". Inoltre "evitare contratti libero-professionali 'usa e getta' poiché scarsamente attrattivi" e "assumere a tempo determinato, con procedure semplificate, medici specializzandi del IV e V anno di corso, senza limitazioni alle strutture della rete formativa, non previste dalla normativa vigente e non compatibili con lo stato di emergenza generale, con passaggio a tempo indeterminato una volta acquisito il titolo".

L'Intersindacale chiede inoltre di "convertire gli eventuali contratti libero-professionali in contratti a tempo determinato" e "aumentare i contratti di formazione post laurea con l'ulteriore spesa di 125 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e di 130 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, per portare l’offerta formativa dagli attuali 9.000 a 14.000 contratti". E in conclusione di "aumentare ai sanitari esposti una indennità di rischio biologico".

 


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