Riforma Ordini, Fnomceo conferma abbandono tavoli
Riforma Ordini, Fnomceo conferma abbandono tavoli

Contrarietà all'impianto del disegno di legge presentato 4 anni fa dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che contiene anche la riforma degli Ordini delle professioni sanitarie 

Il Consiglio nazionale Fnomceo, riunito ieri a Roma in seduta straordinaria presso il ministero della Salute, all’unanimità conferma il ritiro da tutte le collaborazioni istituzionali ribadendo la contrarietà all'impianto del disegno di legge presentato 4 anni fa dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che contiene anche la riforma degli Ordini delle professioni sanitarie, "salvo l'avvio immediato di un confronto costruttivo con il Governo e con tutte le forze parlamentari".

Si è chiuso con questa decisione l'odierno Consiglio nazionale della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri che, riunito in convocazione straordinaria a Lungotevere Ripa, ha avuto come oggetto il ddl Lorenzin contenente la riforma degli Ordini. "Una riforma attesa da tempo - sottolinea Fnomceo in una nota - ma che, dopo la travagliata navetta tra le due Camere, si è completamente snaturata, tanto che lo stesso ministro della Salute, intervenendo per un saluto ai medici, ne ha, in un certo senso, disconosciuto la maternità".

"In questi quattro anni molte cose sono successe - ha dichiarato Lorenzin - il disegno di legge è cambiato e ci sono i presupposti per fare emendamenti migliorativi". Un metamorfosi che è proprio l’oggetto del contendere: "Le trasformazioni subite dal testo iniziale nell’iter parlamentare - precisa Fnomceo - hanno determinato uno stravolgimento tale da renderlo incompatibile con quella riforma degli Ordini che negli auspici della professione medica e odontoiatrica doveva ammodernarne le funzioni".

"L’insieme dell’articolato limita gravemente l’autonomia della professione - continua la denuncia dei camici bianchi - tanto da renderla amministrata e sotto tutela politica. E, se condizionata dalle ingerenze della politica - prosegue la Fnomceo - la professione medica e odontoiatrica non può garantire il cittadino". Fnomceo ritiene che "la discussione parlamentare sul testo in esame non sarà in grado di licenziare una legge organica capace di rispondere ai principi deontologici a garanzia della salute, rilevando che "i principi espressi nell'audizione della Fnomceo in data 10 ottobre 2016, presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera, sono stati disattesi". Da qui la decisione di ritirare i propri rappresentanti da tutti i tavoli istituzionali, sia nazionali sia locali.

 


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