Piano ministero, vaccino anti-morbillo a 2,5 mln giovani
Piano ministero, vaccino anti-morbillo a 2,5 mln giovani

Demicheli, documento la prossima settimana in conferenza Stato-Regioni 

Circa 2,5 milioni di adulti e giovani adulti da vaccinare contro il morbillo, "quelli rimasti fuori dalle campagne di immunizzazione iniziate negli anni '80, ma eseguite in maniera non ottimale, e che oggi rappresentano i 'serbatoi' suscettibili della popolazione, in cui si verificano tutti quei casi di malattia di cui sentiamo parlare e che spaventano". A illustrare all'Adnkronos Salute l'obiettivo centrale del nuovo Piano di eradicazione del morbillo messo a punto dal ministero della Salute è Vittorio Demicheli, coordinatore del tavolo indipendente sui vaccini voluto dal ministro della Salute Giulia Grillo, che annuncia: "Il documento andrà alla conferenza Stato-Regioni la prossima settimana, con una riunione tecnica l'11 marzo e l'esame dei presidenti il 14".

"Con l'obbligo di vaccinazione per l'iscrizione scolastica - spiega l'esperto - è migliorata la copertura vaccinale nelle fasce pediatriche, anche se non arriva ancora al 95% nemmeno nei nuovi nati. Ma quello che vogliamo sottolineare con questo piano è che occorre arrivare a coperture alte non solo nei più piccoli, ma anche fra i 30-40 enni. Il piano straordinario prevede che per un paio d'anni si vaccinino, con una promozione attiva e senza coercizioni, quanti più giovani adulti possibile. E per farlo dobbiamo sensibilizzarli ogni volta che entrano in contatto con un'istituzione pubblica. Con i bambini è più facile, basta entrare nelle scuole".

"Per i più grandi, abbiamo pensato che ogni volta che si iscrivono a un concorso (per ora solo per entrare nelle Forze armate), a un Erasmus, a una società sportiva, o in tutte le occasioni in cui si ha un contatto con il Servizio sanitario nazionale o si dona il sangue, si informino le persone sulla possibilità di vaccinarsi. Non è che non si potrà partecipare a un concorso se non ci si vaccina - precisa Demicheli - solamente verrà richiesta la documentazione dello stato vaccinale e in caso non si sia stati immunizzati contro il morbillo, si farà presente la possibilità di vaccinarsi".

L'obiettivo, ribadisce Demicheli, "è che in tutte le occasioni possibili si abbia la percezione che la comunità vuole che ci si protegga dal morbillo. Soprattutto in età adulta, quando il rischio è più alto. Certo, il target di 2,5 milioni di persone da vaccinare è arduo da raggiungere e mi riterrei soddisfatto se riuscissimo a raggiungere un milione di persone in due anni".

Secondo l'esperto, "l'obbligo vaccinale non ha fatto il miracolo, eppure tutta l'attenzione è stata rivolta a questo tema. C'è stata una sorta di 'ebbrezza obbligo', ci si è occupati solo di quello non pensando che erano i giovani adulti il vero problema. Con i bimbi piccoli si è raggiunto un buon risultato, ma ora si cambia registro. Senza pensare a multe o simili, ma solo raggiungendo e convincendo le persone".

 


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