Ordine medici, obbligo vaccino? 'Norme già ci sono, applicare quelle'
Ordine medici, obbligo vaccino? 'Norme già ci sono, applicare quelle'

'C'è la possibilità di spostare il professionista in altro reparto o mansione che non prevedano contatto diretto con i pazienti' 

Per obbligare alla vaccinazione anti-Covid i medici "serve una legge 'ad hoc' perché l'articolo 32 della Costituzione è molto chiaro, nessun cittadino può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, e perciò neppure a vaccinarsi, se non per disposizione di legge. Poi c'è un ragionamento sull'opportunità e la necessità. Ci sono già il decreto legislativo n. 81 del 2008 e la legge 24 che impongono la valutazione del rischio biologico da parte del datore di lavoro che può imporre anche la vaccinazione. Queste norme possono essere usate in qualsiasi momento serve buona volontà, ma le norme si possono applicare". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri), interpellato sulla possibilità dell'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari come più volte richiesto da Gino Strada, fondatore di Emergency, e dal virologo Roberto Burioni.

La legge 24 del 2017 e il decreto legislativo 81-Testo unico per la salute e la sicurezza sul lavoro- impongono, in situazioni particolari, ai medici di vaccinarsi, sia per la tutela dal danno patogeno, cioè per prevenire la malattia professionale, sia per la tutela dell’utenza, in particolare i soggetti più fragili. "Il datore di lavoro, quindi anche il direttore generale di un'azienda sanitaria, previo parere del medico competente che si occupa del rischio biologico, può chiedere al lavoratori di sottoporsi alle vaccinazioni", aggiunge Anelli.

"Da una parte, i medici hanno il diritto di essere vaccinati, per la loro stessa sicurezza. Dall’altra, che, sempre a loro tutela, il datore di lavoro, previo parere del medico competente, può spostare il medico in altro reparto o mansione che non prevedano contatto diretto con i pazienti", conclude il presidente della Fnomceo.

 


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