Odontoiatri, serve vincolo deontologico anche per società capitali
Odontoiatri, serve vincolo deontologico anche per società capitali

Iandolo (Cao), non permetteremo anche in Italia un 'caso Spagna' dove curavano carie finte 

"Le società di capitali siano sottoposte a vincolo deontologico, così come avviene per le società tra professionisti". È quanto ha chiesto in una nota la Commissione Albo Odontoiatri (Cao) nazionale, affinché non si ripeta anche in Italia il fenomeno del 'disease mongering' che in Spagna ha fatto scendere in piazza i pazienti truffati da strutture odontoiatriche che diagnosticavano carie in realtà inesistenti, richiedendo pagamenti anticipati e finanziarie.

"Purtroppo - ha commentato il presidente Cao Raffaele Iandolo - se, fino a qualche tempo fa, con gli studi di cui avevano la titolarità gli stessi professionisti che vi esercitavano, questi casi erano rarissimi, e venivano stroncati sul nascere dagli ordini, in quanto era più immediato risalire a e sanzionare i responsabili, oggi la situazione è cambiata. Con l’ingresso massivo delle società di capitali nell’Odontoiatria - osserva - sono proprio loro a poter essere titolari di una struttura odontoiatrica, trincerandosi dietro un direttore sanitario. Non ci stancheremo mai di ripetere che l’unica forma per noi attualmente possibile di esercizio dell’odontoiatria in forma societaria, anche per le società di capitali, è la costituzione in società tra professionisti".

Visione, questa, pienamente condivisa dal presidente della stessa Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FnomCeo) Filippo Anelli, che lancia un appello al Parlamento: "Chiediamo norme per la salvaguardia dei professionisti che, aderendo a un codice deontologico, devono rispettare, nell’esercizio della professione, non solo le leggi dello Stato ma anche le regole dell’etica, essendo sottoposti all’azione disciplinare degli ordini".

 


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